SPOT
|
L' ozio come stile di vita
|
|
Titolo: |
L' ozio come stile di vita |
Autore: |
Hodgkinson Tom |
Editore: |
Rizzoli |
Pagine: |
312 p., ill. |
Anno: |
2005 |
Breve Descrizione: |
In questo libro, Tom Hodgkinson rivaluta l'ozio, che non è il padre dei vizi ma la condizione per riappropriarci della vita e lasciare campo libero alle più elevate attività dello spirito. |
|
Descrizione: |
Svegliarsi la mattina presto, precipitarsi al lavoro, ingurgitare un caffè durante una pausa volante, sbocconcellare un panino davanti al video, correre a casa, sudare un paio d’ore in palestra, fare un salto al supermercato, preparare in fretta la cena e poi uscire di nuovo per un serata al cinema, a teatro, in discoteca oppure crollare esausti nel letto: la vita moderna è sempre più frenetica e assomiglia spesso a un tour de force. Perché non ritornare ai ritmi naturali e rilassati di un tempo quando ogni gesto era meditato e assaporato in tranquillità? Perché non riscoprire il valore positivo dell’ozio e metterlo al centro di uno stile di vita più sostenibile? È questo l’invito che l’inglese Tom Hodgkinson avanza con serietà ed ironia in questo libro originale e provocatorio, che si propone come una guida preziosa alla “nobile arte dell’ozio”.
In un mondo come quello di oggi - osserva l’autore- dominato dall’etica del lavoro, dall’efficienza, dai martellanti messaggi che ci incitano a fare, produrre, guadagnare, consumare, il non atto dell’ozio è considerato un atto sovversivo, rivoluzionario. Secondo Hodgkinson rappresenta invece una rivendicazione di individualità e indipendenza, un momento in cui è possibile sviluppare appieno la propria creatività; come tale è un diritto che ognuno di noi può rivendicare. “Oziare significa essere liberi – scrive nella prefazione – e non soltanto essere liberi di scegliere fra McDonald’s Burger King o fra Volvo e Saab. Significa essere liberi di vivere la vita che vogliamo fare, liberi da capi, salari, pendolarismo, consumi e debiti. Oziare significa divertimento, piacere e gioia.” Rivolgendosi a tutti coloro che sentono l’esigenza di riappropriarsi del proprio tempo, il libro si presenta come un raffinato, esilarante e spassoso “canone di scritti sull’ozio tratti dalla filosofia, dalla letteratura, dalla poesia e dalla storia degli ultimi tremila anni” in grado di “fornire le munizioni mentali di cui abbiamo bisogno per combattere la guerra contro il lavoro”. Ogni capitolo descrive un’ora di una giornata tipo del ventunesimo secolo e suggerisce come superare la frenesia, gli stress e le ansie legate agli impegni quotidiani coltivando le molteplici manifestazioni dell’ozio: passeggiare senza una meta, meditare, praticare l’arte della conversazione, indulgere ai piccoli vizi della vita come il tabacco e l’alcol, trasformare il sesso da un’exploit ginnico in un’attività rilassante, concedersi una pennichella, riassaporare i piaceri della buona tavola.
Colto, arguto e raffinato L’ozio come stile di vita è un invito a riscoprire un aspetto dell’esistenza dimenticato e spesso demonizzato, un vero e proprio manifesto di quella che è “probabilmente la più piacevole rivoluzione che il mondo abbia visto”.
|
|
|
|
|
|