Coriandolo
Pianta: La pianta è alta circa 70 cm e larga 30 cm e appartiene alla
famiglia delle ombrellife. La radice è lunga e difficile da trapiantare. Le
foglie basali sono larghe, finemente dentate hanno un aroma pungente e un sapore
simile al prezzemolo. I fiori sono piatti e chiari. I semi sono piccoli e
arrotondati, di color beige, con involucro marrone chiaro; sono dolci e speziati
con un gusto di agrumi.
Habitat, Coltivazione, Raccolta: Cresce all’aperto con
un’esposizione a pieno sole. Seminare d’autunno, fino a fine inverno in zone
temperate, a inizio primavera per la sistemazione definitiva. Piantare a 20 cm
di distanza. Raccogliere le foglie giovani sempre, i semi quando scuriscono, ma
prima che cadano. Estrarre le radici d’autunno.
Storia: Originario del Medio Oriente trova impiego fin dalla antichità come pianta aromatica e medicinale. I Romani lo usarono moltissimo,
secondo Plinio mettendo alcuni semi di coriandolo sotto il cuscino al levar del sole si poteva far sparire il mal di testa e prevenire la febbre.
Il coriandolo è uno degli aromi più costanti della nostra tradizione; dai semi rivestiti di zucchero prendono nome i coriandoli di Carnevale.
Uso medicinale e cosmetico: digestivo, aromatizzante, antisettico,
amaro-stomatico. I semi polverizzati si usano come deodorante per lavare le mani dopo aver maneggiato cipolla, candeggina, pesce o qualunque sostanza dall’aroma forte e non troppo
gradevole
Uso in cucina: Aggiungere i semi interi o sminuzzati a zuppe, salse,
curries e piatti vegetariani. Le foglie fresche aromatizzano curries, carne,
insalate e salse; aggiungere all’ultimo minuto. Usare le foglie come guarnizione
fresca e speziata. Cuocere pezzetti di gambo nei fagioli e nelle zuppe.
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