Agopuntura in otorinolaringoiatria
Esistono evidenze scientifiche circa l’efficacia dell’agopuntura e della
termostimolazione con moxa dei punti classici della Medicina Cinese in varie
affezioni di pertinenza otorinolaringoiatria1,2.
Oltre che nella paralisi di Bell3,4,5 essa si è
dimostrata efficace sia nelle riniti allergiche6
che vasomotorie7, sia negli adulti8
che nei bambini9. L’agopuntura, condotta
secondo criteri tradizionali, calma il dolore e la flogosi da sinusite10,
riduce la congestione mucosale in corso di poliposi nasale11,
può risultare utile nel controllo della motilità laringea12
e nei disturbi della voce13. Fra le malattie
dell’orecchio è stata particolarmente ben documentata l’azione dell’agopuntura
nella malattia di Ménière14,15,16,17. La nostra
ricerca ha riguardato principalmente la rinite allergica18,
le otalgie19, la nevralgia trigeminale20,21
e le vertigini22. Vogliamo qui presentare
alcuni casi clinici relativi all’impiego dell’agopuntura in casi particolari.
Il primo caso è relativo ad una donna di 33 anni, con anamnesi del tutto
negativa, che da 3 settimane presentava intensa ipoacusia neurosensoriale
sinistra (riduzione audiometria del 30%), vertigini, ottundimento e ronzii
auricolari. Dopo attenti accertamenti specialistici (audiometria;
elettronistagmografia; timpanometria; ecocolordoppler TSA e TAC cerebrale) era
stata posta diagnosi di “sordità improvvisa”. L’ipoacusia improvvisa colpisce
circa 1/ 5000 persone ogni anno e Sebbene l’esordio improvviso suggerisca
un’eziologia vascolare (embolia, trombosi o emorragia), per analogia con gli
accidenti vascolari nel SNC, nella maggior parte dei casi appare evidente
un’eziologia virale. L’ipoacusia improvvisa tende a verificarsi nei bambini e
nei giovani o negli adulti di mezza età che non presentano disturbi vascolari.
Il riscontro istopatologico nell’osso temporale di soggetti colpiti da ipoacusia
improvvisa è diverso da quello osservato nell’orecchio interno di animali con
embolia od occlusione vascolare sperimentale, ma è simile a quello osservato in
caso di infezioni virali che interessano l’orecchio interno nell’uomo
(labirintite endolinfatica virale) e che esitano in ipoacusia improvvisa, p. es.,
parotite epidemica e morbillo. I virus responsabili dell’influenza, della
varicella e della mononucleosi; gli adenovirus e altri possono provocare
ipoacusia improvvisa.
I quadri anatomopatologici nei soggetti con ipoacusia persistente dovuta a
una labirintite endolinfatica virale sono simili, indipendentemente dal virus
responsabile. L’organo di Corti è assente e le popolazioni cellulari gangliari
sono ridotte nel giro basale della coclea; le cellule ciliate tendono a essere
assenti. La stria vascolare si atrofizza. La membrana tectoria spesso si
ispessisce e si organizza in sincizio. La membrana di Reissner (vestibolare) può
collassarsi e aderire alla membrana basilare. Occasionalmente, per ampie
variazioni della pressione ambientale o in caso di sforzi intensi come il
sollevamento di pesi, si possono creare fistole perilinfatiche fra l’orecchio
medio e quello interno23. La formazione di
fistole nella finestra rotonda e in quella ovale ha come conseguenza l’ipoacusia
cocleare improvvisa o fluttuante e vertigini. Il paziente, quando si forma la
fistola, può avvertire un suono simile a un’esplosione nell’orecchio affetto. La
fistola può essere evidenziata combinando le variazioni di pressione
nell’orecchio esterno, utilizzate nella timpanometria con elettronistagmografia.
Il nistagmo che risulta da un cambiamento della pressione nel condotto uditivo
esterno può essere individuato con l’elettronistagmografia ed è suggestivo della
presenza di una fistola perilinfatica.
Anche se molti sostengono l’efficacia di terapie a base di vasodilatatori,
anticoagulanti, destrano a basso peso molecolare, corticosteroidi e vitamine,
nessuno di questi trattamenti ha valore accertato. Poiché micropetecchie e
fuoriuscite di sangue sono caratteristiche delle reazioni infiammatorie indotte
da virus, la vasodilatazione e l’anticoagulazione possono non essere indicate.
Inoltre, in una reazione infiammatoria il flusso sanguigno cocleare è già
aumentato sufficientemente. L’uso dei corticosteroidi sembra razionale, p. es.,
prednisone, 60 mg/die PO per 2 gg, quindi 40 mg/die PO per 5-7 gg, seguito da
una progressiva riduzione della dose. È raccomandato anche il riposo a letto. In
caso di sospetta fistola perilinfatica, generalmente è necessario eseguire
l’esplorazione chirurgica dell’orecchio medio e la fistola deve essere riparata
mediante trapianto autologo di fascia muscolare24.
Dopo sette giorni di terapia con a mannitolo, eudestrano, trental, calciparina,
viruxan, urbason e ranidil il quadro risultava invariato. In base a quanto
ricordato a proposito dei segni profondi di affezioni virali da AA eserti in
Medicina Cinese25, abbiamo eseguito tre sedute
giornaliere di 30 minuti ciascuno sui punti 10ST (shuide) e 11ST (qishe), con
completa risoluzione della forma clinica.
Il secondo caso è relativo ad un uomo di 23 anni con glossodinia. Tale
patologia (detta sindrome della lingua infiammata o glossopirosi) e’ un comune
problema che può essere difficile diagnosticare. C’e’ un ampio spettro di cause
possibili, fisiche, nutrizionali o emotive, che vanno da protesi dentarie
imperfette, a reazioni a medicinali, da infezioni a reazioni psicosomatiche alla
paura di avere il cancro26. caratterizzata da
sensazione di bruciore, prurito, infiammazione nella bocca, ed in particolare
sulla lingua. Le caratteristiche classiche di questa patologia sono le seguenti:
assenza di lesioni osservabili; prevalenza nelle donne in periodo
postmenopausale; descrizione del fastidio come "persistente" ed
"insopportabile"; coesistenza, ma nessuna relazione, con problemi dentali;
tendenza alla ipocondria ed in particolare alla cancrofobia.
La diagnosi differenziale e’ molto complessa e va fatta nei confronti di:
- lesioni da trauma da dentiera
- candidosi provocate da dentiere, diabete o antibiotici
- glossodinia da menopausa
- glossodinia diabetica, patologia della lingua causata da problemi nutrizionali
come mancanza di ferro, vit. B12, vit. B6, zinco o anemia reazioni allergiche a
farmaci tipo litio, grisefulvina, metronidazolo o ad alcuni antibiotici
- altre cause come il mercurialismo, l’ernia iatale, l’angina, la neuralgia,
alcune malattie dentali, le stomatiti da contatto, la xerostomia idiopatica. Gli
accertamenti vanno orientati verso la presenza o l’esclusione di alcune malattie
organiche come il diabete, i deficit nutrizionali, la xerostomia o una candidosi.
Il nostro paziente, in perfetta buona salute, era portatore di un vistoso
stato ansioso e depressivo e, piuttosto che sottoporlo a terapie con ansiolitici
e complessi vitaminici, abbiamo preferito optare per agopuntura a cadenza
settimanale. I testi di agopuntura considerano il punto ST24 (huaroumen) molto
attivo in caso di glossopirosi27,28. Dopo due
mesi di trattamento si è avuta una completa risoluzione clinica.
Il terzo e ultimo caso è relativo ad una pseudovertigine da disturbo
somatoforme. Si trattava di una donna di 40 anni etichettata come affetta da
vertigine posturale fobica, caratterizzata da vere e proprie crisi di panico e
provocata da una sorta di dissociazione tra la previsione dell’effetto del
movimento che il soggetto sta per compiere ed il reale effetto del movimento
stesso. Qui vale la pena ricordare che gli attacchi di panico sono generati da
un circolo vizioso di ansia che determina ansia. Ad esempio, se in una
determinata situazione si prova ansia, ciò determina, come abbiamo visto, dei
sintomi fisici. Ora è possibile che la percezione di questi sintomi determini a
sua volta la paura di avere un grave malore, un attacco di cuore, di svenire, o
di impazzire. A questo punto la paura di subire queste conseguenze non fa altro
che aumentare l’ansia. Ma se aumenta l’ansia aumentano anche i sintomi e così le
paure. In pochi istanti si può quindi arrivare ad uno stato di ansia altissimo,
noto, appunto, come attacco di panico. Gli attacchi di panico possono insorgere
quasi del tutto inaspettatamente, oppure in alcune specifiche circostanze che
diventano particolarmente temute. Ad esempio, in una piazza, in mezzo alla
folla, in un ascensore, sotto una galleria, quando si parla in pubblico, nel
traffico, ecc. ecc29,30.
Secondo la Medicina Tradizionale Cinese (MTC) nel Cuore risiede l’Energia
mentale vera e propria, nello Stomaco e nella Milza si conserva il pensiero, nel
Polmone alberga l’intuizione e l’istinto di sopravvivenza, nel Rene si dà vita
alla volontà, nel Fegato sta la forza di decisione. Trattando i diversi punti
dei meridiani o gli interi meridiano con il massaggio, è possibile agire sul
disagio psichico individuale31. Recenti
ricerche italiane dimostrano che trattando un’insieme di punti che fanno capo ad
un Meridiano Definito Bao Mai è possibile prevenire (per durata, numero e
gravità) gli stessi attacchi di panico32.
Va qui ricordato che una casistica italiana, che si riferisce a 180 casi
osservati nel corso di sei anni, dal 1997 al 2003 ha portato ad un
considerevole:
- guarigione completa (scomparsa di tutti i sintomi e stato di benessere) nel
58% dei casi;
- grande miglioramento (persistenza di lievi sintomi d’ansia, senza nessun
attacco di panico) nel 25% dei casi;
- piccolo miglioramento (riduzione dello stato d’ansia con alcuni attacchi di
panico) nel 8% dei casi;
- insuccesso nel 9% dei casi.
Nel caso da noi osservato la vertigine posturale fobica è totalmente scomparsa
dopo un mese di trattamento senza ripresentarsi ad un follow-up di tre mesi.
A cura di: Carlo Di Stanislao
Indirizzo per chiarimenti
Carlo Di Stanislao
E-mail: amsaaq@tin.it
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