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                            Mucche che pascolano in Piazza della Signoria, nel Piazzale degli Uffizi, in 
Piazza Duomo e nel Piazzale Michelangelo: dalla fine di ottobre, passeggiando 
nelle strade e nelle piazze più famose di Firenze si incontrano le protagoniste 
dell’unica tappa italiana della Cowparade, la mostra d’arte pubblica più 
grande del mondo che ha come protagoniste le mucche d’artista, le ormai 
famose mucche in vetroresina in dimensioni naturali dipinte da famosi artisti 
contemporanei e da designers… in erba! 
 Brucolica, Vaccaboia! e CowAreYou? sono solo alcuni 
tra i circa settanta esemplari che fino al 20 gennaio 2006 si 
potranno ammirare anche a bordo dei cowtaxi gratuiti, messi a 
disposizione da Inverno a Firenze, che accompagneranno turisti e cittadini nel
cowtour più divertente dell’anno, con l’aiuto di una cowmap 
realizzata per l’occasione dall’APT.
 
 
  Organizzata da AgencyOne con la collaborazione degli Assessorati alla Cultura e 
al Turismo del Comune, della Provincia, dell’APT e di Inverno a Firenze, 
l’obiettivo principale di CowParade Firenze 2005 è raccogliere fondi 
per l’Ospedale Pediatrico Meyer: i proventi raccolti dall’asta pubblica di 
Sotheby’s che si svolgerà il 21 febbraio presso il Palazzo dei Congressi a 
conclusione della manifestazione, verranno devoluti in beneficenza all’ospedale. 
 Grazie anche al contributo della Fondazione Meyer con il progetto Meyer Art e di 
Mukki Latte verrà, inoltre, realizzata la prima Baby CowParade della 
storia, dedicata ai più piccoli: 10 vitellini personalizzati da famosi 
illustratori e fumettisti come Altan, Rauch, Fatus, saranno esposti in 
Piazza Santissima Annunziata, sotto il loggiato dell’Istituto degli Innocenti.
 
 
  CowParade è nata a Zurigo nel 1998 da un’idea dello scultore svizzero Pascal 
Knapp, allo scopo di incrementare il commercio nel centro della città: da allora 
la manifestazione è stata un grande successo in oltre 40 città in tutto il 
mondo, con più di 5000 opere realizzate e oltre 20 milioni di euro devoluti agli 
enti benefici coinvolti. Alcune mucche sono oggi nei salotti di personaggi 
famosi: Elton John ne ha acquistate 4, Bush Senior la tiene alla Casa Bianca e 
anche la Regina Elisabetta ne conserva una a Buckingham Palace. 
 Tra le edizioni di maggior successo ricordiamo New York 2000, Sidney 2001, 
London e Auckland 2002, Tokio 2003 e Praga 2004, mentre in contemporanea alla 
manifestazione fiorentina le mucche si trovano anche a Montecarlo, Barcellona, 
Bratislava, Città del Messico, Ginevra, Bucarest e a San Paolo.
 
 Il comitato artistico, presieduto da Gian Luca Marziani e composto da Francesca 
Antoniazzi, Francesca Antonini, Fabrizio Guidi Bruscoli, Damiano Lapiccirella, 
Marco Pierini e Marco Puntin, critici d’arte e rinomati galleristi, ha vagliato 
le diverse migliaia di bozzetti ricevuti, scegliendo i 70 progetti migliori.
 
 
  Questi sono stati realizzati sui 3 diversi tipi di mucche bianche che 
l’Organizzazione ha messo a disposizione degli artisti: Muccasu, Muccabruca 
e Muccagiù, decorate con le vernici messe a disposizione da Gruppo Boero 
e immortalate in un coloratissimo catalogo edito da Giunti. 
 Ogni mucca ha un mecenate che la prende in adozione; tante le aziende che da 
tutta Italia hanno aderito prontamente a questa manifestazione adottando un 
esemplare o addirittura una piccola mandria: tra queste Chopard, Salvatore 
Ferragamo, Rifle, Antinori, Stuart Weitzman, Gruppo Cremonini e Parmigiano 
Reggiano.
 
 Ci spiega Gian Luca Marziani: ”Abbiamo operato una selezione di artisti, 
alcuni affermati in termini nazionali ma anche internazionali, altri nella fase 
di chiara crescita espositiva. Il comitato scientifico ha orientato la scelta 
entro un panorama principalmente italiano, dando il segno deciso di un vitalismo 
territoriale che meritava adeguata centralità. A ciò si aggiunga l’inserimento 
di qualche artista straniero, prescelto in base alla lunga esperienza italiana: 
ecco, allora, artisti con storie importanti, giovani di successo, altri di minor 
fama e alcuni nomi che abbiamo selezionato tra le moltissime adesioni via bando.
 E allora, fidatevi, ne vedrete di tutti i colori ma anche di tutte le forme, 
tecniche e stranezze figurative...”
 
 
  Dopo essere state ospitate e decorate per i mesi di luglio e agosto nella 
Stalla/Atelier messa a disposizione dalla Fondazione Lisio, nei mesi di 
Settembre e Ottobre grazie alla collaborazione con Grandi Stazioni le mucche 
hanno accolto i viaggiatori delle stazioni di Firenze, Milano, Torino e Roma, 
spuntando a sorpresa tra edicole, binari e biglietterie in un’apprezzata 
anteprima della mostra e ora sono tornate ad unirsi alla mandria fiorentina, 
pronte a farsi fotografare come vere dive. 
 
 La carta di identità delle mucche:
 altezza: metri 1.40
 lunghezza: metri 2.20
 peso: 60 kg
 segni particolari: vetroresina
 
 
 La stampa internazionale si è già fortemente interessata alla prima edizione 
italiana di questa mostra e ha espresso curiosità e attesa per l’arrivo delle 
mucche nella culla dell’arte classica mondiale:
 Clarin, Argentina: “Le mucche della CowParade fanno il giro del mondo, e si 
stanno preparando ad entrare per la prima volta in Italia, nello specifico a 
Firenze: cosa diranno le migliaia di turisti che uscendo dal Duomo si troveranno 
faccia a faccia con una mucca spiritosa e colorata?”
 Die Suddeutsche Zeitung: “Per la prima volta la Cowparade vedrà in strada non 
solo mucche ma anche piccoli e teneri vitellini: è stata una scelta davvero 
azzeccata, visto che i fondi raccolti andranno ad un’Ospedale Pediatrico".
 Per ulteriori informazioni, contattare:
 Boz Communications - Tel. 02-4390101
 Chiara Gaviati - chiara@bozlet.com
 Gianluca Cappiello - Gianluca@bozlet.com
 http://florenceit.cowparade.com/
 
                    
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