|      “Piccolo nido e covo di gabbiani, posato leggero su   di un dosso biondo…” così descriveva la sua Grado il poeta e cantore dell’isola   Biagio Marin. Adagiata tra Mare Adriatico e laguna e tra le due città di Trieste   e Venezia,  Grado è una piccola isola di   pescatori, una cittadina variopinta ricca di storia e tradizioni antiche.   Chiamata Isola d’Oro per via della sua sabbia finissima, Grado si rivela una   meta turistica ricca di sorprese e capace di regalare una vacanza dalle   molteplici sfaccettature: dal benessere termale ai servizi balneari di alta   qualità, dalla storia al folclore, dalle scoperte naturalistiche a un fitto   calendario di eventi, il tutto condito da una genuina enogastronomia che coniuga   i sapori del mare a quelli dell’entroterra.  Fondata dai romani nel II secolo d. C. con il nome   di Gradus, eletta a sede patriarcale oltre quattordici secoli fa e   consacrata a meta balneare per eccellenza dell’Impero Austro-Ungarico   nell’Ottocento, Grado è riuscita a conservare la sua anima storica di antico   borgo di pescatori e a coniugarla con una spiccata vocazione turistica, favorita   da quelle doti naturali che oggi ne hanno fatto un centro termale e balneare di   fama internazionale e le sono valse ben 17 Bandiere Blu. Striscia di terra tra   Mare Adriatico e laguna, Grado gode tutto l’anno di un microclima davvero unico   e offre le   proprietà da sempre riconosciute della talassoterapia, intesa come potenzialità   curativa attraverso gli elementi della natura e del clima marino (sole, sabbia e   acqua di mare). Alla Spiaggia   Principale, l’unico arenile dell’Adriatico completamente rivolto a sud, si   aggiungono le Terme Marine, che, sfruttando le proprietà terapeutiche dell’acqua   di mare e della sabbia, offrono trattamenti di benessere, estetici   e riabilitativi e il Parco Termale Acquatico (apertura: da metà maggio a metà settembre 2007)   per una piacevole alternativa alla spiaggia senza rinunciare ai benefici   dell’acqua di mare. Oltre alla sua vocazione balneare, Grado racchiude   una storia e una tradizione che vivono ogni giorno nel piccolo   labirinto di calli, campi e campielli del centro storico, nella gastronomia che   trova la sua maggiore espressione nel “Boreto alla Graisana” (una pietanza unica   a base di pesce più o meno nobile, insaporito con aceto e aglio, sale, pepe da   concia e  accompagnato da polenta bianca), nei mestieri artigianali legati al   mare e alla laguna e negli appuntamenti annuali con il folclore popolare. Nel   centro storico, una volta racchiuso nelle mura del castrum gradense (V   sec. d.C.), basta alzare lo sguardo per scoprire la storia millenaria di Grado   tra dettagli architettonici, iscrizioni latine, frammenti scultorei e case   medioevali. Al centro dell’antico castrum, nel Campo dei Patriarchi,   sorge la triade dei mirabili edifici paleocristiani: la Basilica di S.   Eufemia, il Battistero e la Basilica di Santa Maria delle Grazie, in cui   brillano le tessere di preziosi mosaici, risalenti al periodo in cui l’isola fu   sede del Patriarca dal 568 all’827. Alle spalle del centro storico si sviluppa il porto, ideale collegamento tra il passato e il presente di una comunità   che ha sempre trovato nella pesca la sua principale fonte di sopravvivenza. È   qui che si svolge la frenetica attività dei pescatori in partenza e in arrivo   dalla Laguna di Grado ed è da qui che partono le imbarcazioni che   portano alla scoperta dell’affascinante paesaggio terraqueo che rappresenta   forse la vera essenza di Grado. Numerose isole e isolotti rigogliosi di   vegetazione, valli da pesca, canali e rii raccontano una storia secolare e   disegnano intorno all’isola un ambiente unico, dove la natura regna   incontrastata: uno specchio d’acqua di circa 12 mila ettari suddiviso in Laguna   di Ponente e Laguna di Levante e punteggiato di casoni, le tipiche abitazioni   dei pescatori coperte di paglia e canne. Per gli appassionati di bird-watching e   per tutti gli amanti della natura, la Riserva naturale regionale della Valle   Cavanata e la Riserva Naturale della Foce dell’Isonzo sono le mete   naturalistiche da non perdere. Novità dello scorso novembre è la pista   ciclabile che collega le due aree naturalistiche. Il tratto   di ciclabile appena inaugurato va dal Caneo a Punta Sdobba e si collega al   tratto di pista già esistente che dalla Valle Cavanata porta al centro di Grado.   Dalla costa, attraverso la magia della laguna, il fascino delle zone umide   protette e il fresco dei boschi planiziali, è possibile vivere sulle due ruote   un’esperienza unica per   ammirare e conoscere le meraviglie dell’entroterra di Grado.  LE NOVITÀ   2007Grado Festival Ospiti   d’Autore
 Il calendario degli eventi 2007 dell’Isola del Sole   si arricchisce quest’anno di un’importante iniziativa dedicata alla musica   d’autore. Ideata con il sostegno del Comune di Grado e l’Assessorato al Turismo della   Regione Friuli Venezia Giulia, la prima edizione di “Grado Festival Ospiti   d’Autore” si propone di raccontare la   destinazione Grado, il suo mare e la sua estate insieme ai maggiori protagonisti   della musica contemporanea.  Dal   26 giugno a 26 luglio 2007 sul   prestigioso palcoscenico allestito su misura   sulla Diga Nazario   Sauro, la rinnovata camminata in riva al mare, cinque musicisti   di fama mondiale e ensemble di assoluta qualità daranno vita a concerti   emozionanti su tracce funk jazz urbane, musiche tratte da colonne sonore, motivi   pop rivisitati.  Programma:Ludovico Einaudi   Ensemble – 26 giugno   2007
 Nicola Piovani in   Quintetto – 5 luglio   2007
 Peter Cincotti   Quartet – 12 luglio   2007
 Michael Nyman   Band – 19 luglio   2007
 Lucio Dalla con   Pianoforte e Archi – 26 luglio   2007
 Per maggiori informazioni   e prenotazione biglietti: www.gradofestival.it  
                    
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