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                                Di fronte alla scogliera corallina malgascia nella Nave Blu, passeggiando tra 
madrepore di forme e colori diversi, i visitatori possono scoprire la biologia e 
l’ecologia delle scogliere coralline attraverso video e animazioni in computer 
grafica, ricostruzioni tridimensionali e una nuova vasca.
 La nuova area costituisce un’esperienza coinvolgente, anche per i più piccini, 
che possono entrare all’interno di alcune parti ed in particolare nella 
riproduzione tridimensionale di oltre 2 m di altezza di un polipo di corallo. 
Allo stesso modo, avventurandosi dentro una piccola grotta dove sono posizionate 
alcune riproduzioni possono immaginare di immergersi tra i coralli e fare 
un’esperienza tattile senza rischio.
 
 
  La 
visita prosegue verso la nuova vasca nella quale sono ospitate alcune “talee” 
allo scopo di mostrare al pubblico le tecniche utilizzate dai biologi 
dell’Acquario di Genova per riprodurre diverse specie di coralli duri e molli. 
Questi vengono inseriti nelle tre vasche espositive dell’Acquario dedicate al 
corallo vivo: la vasca Indo Pacifico nella Nave Blu, la vasca delle Molucche e 
la coloratissima vasca del Mar Rosso, entrambe situate al secondo livello del 
percorso espositivo. La riproduzione dei coralli è utilizzata anche per i programmi di scambio con 
altri acquari, che consente di evitare il prelievo in natura degli animali.
 
 La parete che ospita la nuova vasca intende rappresentare la diversità e la 
ricchezza delle specie di corallo, dando al visitatore la possibilità non solo 
di osservare, ma anche di toccare con mano tale complessità.
 
 La nuova area ludico-educativa risponde alla mission dell’Acquario e della sua 
Fondazione, da sempre impegnate a sensibilizzare ed educare il grande pubblico 
alla conservazione, alla gestione e all’uso responsabile degli ambienti 
acquatici, attraverso la conoscenza e l’approfondimento delle specie animali e 
dei loro habitat.
 
 L’impegno dell’Acquario di Genova e della sua Fondazione nei confronti del mondo 
dei coralli si concretizza già da tempo anche in attività di ricerca, sia presso 
la struttura di Ponte Spinola, sia “in situ” attraverso la partecipazione di 
alcuni biologi a spedizioni alle Maldive, condotte in collaborazione con 
l’Università di Genova.
 
 L’Acquario di Genova partecipa anche ad un nuovo progetto denominato CORALZOO, 
che vede la partecipazione di diversi Istituti ed Enti europei. Attraverso 
questa collaborazione internazionale si intendono sviluppare protocolli e 
metodologie per la riproduzione sessuata e asessuata e il mantenimento di 
coralli ex situ. Il progetto si occupa anche di identificare i fattori di stress 
effettivi per questi animali e dare alcune risposte alle varie ipotesi formulate 
sulle cause del bleaching.
 
 
  Il 
fine ultimo di queste attività di sensibilizzazione e di ricerca è la 
conservazione e la salvaguardia di un habitat unico al mondo: pur occupando lo 
0.3% della superficie degli oceani, le scogliere coralline ospitano infatti il 
25% di tutte le specie marine. Un ambiente marino che negli ultimi anni ha dovuto affrontare diversi problemi, 
quali il fenomeno del “bleaching”, lo sbiancamento causato principalmente 
dall’innalzamento della temperatura media del mare. Altri fattori di minaccia 
per le scogliere coralline sono il generale inquinamento dei mari, il turismo di 
massa, non sempre rispettoso dell’ambiente, l’eccessiva attività antropica lungo 
le coste e lo smisurato sfruttamento delle risorse marine.
 
 A questo proposito, il World Ocean Network, un’organizzazione di cui l’Acquario 
di Genova è co-fondatore e che comprende oltre 120 strutture in 25 Paesi - tra 
acquari, centri scientifici, musei, associazioni e Organizzazioni Non 
Governative, organizzazioni di formazione o ambientaliste -, ha stilato un 
rapporto secondo dal quale il 27% delle scogliere coralline risulta essere stato 
distrutto e il 14% risulta particolarmente minacciato.
 
 
  Il 
termine “corallo” può creare qualche confusione tra i non addetti ai 
lavori: se ai tropici indica i principali responsabili della formazione delle 
scogliere coralline, cioè le tante specie di madreporari e i “coralli molli”, 
nel Mediterraneo è tipicamente associato al “cugino” corallo rosso (Corallium 
rubrum). A questa specie, endemica, cioè esclusiva del Mare Nostrum, l’Acquario di Genova 
ha dedicato una vasca nel Centro Nazionale di Informazione sulle Aree Marine 
Protette, inaugurato nel 2003 grazie ad un accordo tra Ministero dell’Ambiente e 
della Tutela del Territorio, Regione Liguria e Costa Edutainment.
 Questa sala presenta quattro vasche espositive, video di grande effetto e 
postazioni interattive che descrivono le caratteristiche naturali delle Aree 
Marine Protette esistenti in Italia, illustrano la loro importanza scientifica, 
ecologica, culturale ed economica e spiegano le corrette modalità di una 
fruizione rispettosa dell’ambiente.
 
 Ad approfondire ulteriormente il tema dei coralli contribuirà il nuovo ciclo di 
incontri organizzato dall’Associazione Amici dell’Acquario dal titolo “La 
scogliera corallina: come nasce e come muore” che si terrà presso l’Auditorium 
dell’Acquario di Genova i prossimi 18, 20, 25 maggio e 1, 7, 8 e 9 giugno.
 
 Al mondo dei coralli è legato anche il grande concorso, ricco di premi 
importanti, “All’Acquario c’è, ma chi sarà il pesce misterioso?”, 
iniziato lo scorso 15 aprile allo scopo di far conoscere al pubblico le diverse 
specie che abitano le scogliere coralline attraverso un gioco divertente ed 
educativo, che rispecchia la filosofia dell’edutainment della struttura 
genovese. Il quiz a indizi si ripeterà due volte, ogni volta con un soggetto 
differente: al primo concorre chi partecipa fino al 30 giugno, al 
secondo quanti parteciperanno dal 1° luglio al 30 settembre. Ogni quiz 
prevede un’estrazione.
 www.acquario.ge.it/  
                    
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