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                       Quando sono presenti problemi di circolazione che si rivelano con pesantezza, 
ingrossamento, gonfiori, rilassamento, varicosità, negli arti inferiori, la 
temperatura è più elevata fino 5°C rispetto al resto del corpo. 
La caratteristica principale della frigoterapia, trattamento terapico, 
utilizzato da molti anni negli ambulatori medici e nelle stazioni 
termali, consiste nell’ottenere una diminuzione 
calcolata della temperatura delle gambe  per i gradi di ipotermia rilevati cioè 
da 2° a 5°C. 
Ma allora perché ricorrere a delle terapie mediche invece che 
utilizzare dei rimedi "classici" come il ghiaccio o l’acqua fredda? 
Semplice il freddo chimico, prodotto dalla frigoterapia, si è rilevato efficace grazie ad 
un’azione dosata e prolungata mentre il freddo procurato dal ghiaccio o 
dall’acqua si è rilevato a volte più nocivo che benefico e il benessere che se ne ricava è 
spesso 
momentaneo. 
Vediamo nello specifico come funziona la frigoterapia. 
Si utilizza una soluzione, che provoca la reazione refrigerante, composta da 
estratti di piante abbinati a mentolo ed eucaliptolo (a volte l’eucaliptolo può 
essere sostituito dalla canfora), quindi si immergono delle bende elasticizzate 
in modo che si imbevano perfettamente del liquido. 
A questo punto si passa alla fase del bendaggio, si inizia dalla pianta del 
piede e aumentando gradualmente la compressione lungo la gamba fino ad arrivare 
alla coscia, a volte si arriva sopra i glutei.  
L’applicazione delle bende dura circa mezz’ora nella quale si può rimanere 
distesi ma con le gambe piegate oppure camminare in modo tale da favorire la 
volatilizzazione del prodotto e quindi favorire tutte le reazioni chimiche 
dovute alla soluzione. 
Grazie alla combinazione della soluzione di mentolo ed eucaliptolo e del 
bendaggio i vasi sanguigni vengono sottoposti a differenti pressioni dilatandosi 
e costringendosi come durante un massaggio ma con maggiore frequenza. In questo 
modo tutte le cellule che stazionano attorno ai vasi sanguigni vengono coinvolte 
nell’azione della soluzione, acquistando maggior vigore.  
Questo tipo di terapia si utilizza nella cura di flebiti, edemi, stasi venose 
ecc. Oppure prima o dopo trattamenti di tipo medico come ad esempio dopo un 
trattamento sclerosante, oppure dopo mesoterapia. 
Si utilizza durante la gravidanza per combattere tutti i classici disturbi 
circolatori che affligono le donne durante questo delicato periodo. 
   
                  
                    
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