|   “Soffiando, inalando, espirando ed aspirando, espellono il 
vecchio per assorbire il nuovo. Si scrollano come gli orsi e si stirano come gli 
uccelli. Fanno ciò per prolungare la vita, sono gli adepti del Daoyin, gente che 
nutre la propria forma emulando Peng il vegliardo”Zhuagzhi
 
 “È immorale ciò che non fa crescere la conoscenza”
 Spinoza
 
 Sotto il nome Daoyin (o Doyin) si raggruppano i gli esercizi 
tradizionali (con le pratiche di automassaggio ad essi abbinate), i cui 
movimenti vengono eseguiti per lo più in posizione seduta, salvo alcune 
eccezioni, e consistono soprattutto di allungamenti muscolari ed aperture 
articolari. Qualcuno potrebbe affermare che gli esercizi Daoyin fossero una 
sorta di stretching ante-litteram. Per taluni esercizi, questo è 
anche vero, ma quello che li distingue è comunque l’approccio di profonda 
coscienza al movimento, i presupposti completamente differenti ed infine il 
cammino che, a partire da questi, si può intraprendere.
 Per la teoria della Medicina Cinese, ogni muscolo contratto ed ogni 
articolazione “chiusa” è un enorme impedimento al flusso di Qì e Xue (sangue)1. 
Il loro scopo principale è quello di attivare la circolazione energetica e 
rimuovere le eventuali ostruzioni alla libera circolazione del Soffio che 
possono essere causate da molti fattori, come una malattia, un disturbo 
emozionale od errori dietetici. Maspero ci ricorda che il Maestro Ning sosteneva 
che «la Guida del Soffio, xingqì, regola l’interno, e la Ginnastica, daoyin, 
regola l’esterno», evidenziando così l’importanza relativa delle due 
tecniche. Vediamo quindi crearsi una relativa opposizione Yin-Yang: 
interno-esterno o ancora, come indicato più sopra, Neigong-Waigong. Per tale 
motivo gli esercizi di Guida del Soffio (Qìgong) e quelli di Dao Yin, possono 
essere considerati complementari.
 Secondo la tradizione taoista questi esercizi, da adattare alle stagioni, 
vanno eseguiti immediatamente prima o durante il levare del sole. Probabilmente 
gli esercizi più antichi, in Cina, sono le danze sciamaniche che imitano il 
movimento degli animali. Durante la dinastia Zhou (1028 – 221 a.C.) c’era un 
rituale popolare per il Capodanno conosciuto come "Il grande Esorcismo" (Da No). 
Uno sciamano indossava una pelle d’orso sulla testa, con quattro occhi d’oro, 
come per guardare nelle quattro direzioni. Danzando attraverso il villaggio, 
seguito da una processione di abitanti che indossavano maschere rappresentanti 
gli animali dello zodiaco (dragone, tigre, cavallo, …), lui cacciava via le 
pestilenze e i demoni. Simili danze degli animali sono registrate su pannelli di 
arte rupestre ovunque in Cina. Alcune di queste comprendono uniformi, sequenze 
di danze prestabilite eseguite da molte persone insieme. Altre raffigurano 
combinazioni di posture di animali ed esercitazioni militari, dando delle 
possibili evidenze di un antico legame tra movimenti degli animali, Qigong e 
arti marziali. Ogni movimento agisce in modo specifico sulle “sei energie”, ha 
un particolare “tropismo” sulle diverse “orbis (movimenti)” o sui differenti 
distretti del corpo ed infine tratta e prevene una serie di patologie.  
Nel 
1973, gli archeologi, vicino la città di Changsha, la capitale della provincia 
dello Hunan, hanno trovato un reperto che è diventato il grande locus di 
informazioni sul Qigong antico. Quando hanno scavato la tomba del re Ma (ca. 168 
a.C.), in una delle bare hanno trovato un pezzo di seta arrotolato, mezzo 
coperto dall’acqua. Alto circa 50 cm e lungo 100, il reperto in seta contiene i 
più antichi disegni di posizioni daoyin, quattro file orizzontali di undici 
figure ognuna, in tutto 44. L’intera mappa era chiamata "Daoyin tu" (lett. La 
mappa del daoyin). Le figure dipinte rappresentano quasi tutte le categorie del 
Qigong moderno: respirazioni, posizioni stanti, movimenti, e auto – massaggio da 
in piedi, seduto e sdraiato. Molte delle figure si flettono, si stirano, o 
ruotano. Con questa scoperta è stato possibile, non solo leggere dell’antico 
daoyin, ma vedere realmente cosa fosse la pratica. Ci sono didascalie a fianco 
alla maggior parte delle figure sulla mappa. Alcune delle didascalie sono nomi 
di animali, tra cui: il falco, il lupo, la gru, il dragone, il gatto, l’orso; 
forse questi erano i nomi dei movimenti. Altre didascalie descrivono come 
muovere il corpo: "flettersi alla vita, ondeggiare le braccia," ecc. Molto 
interessanti sono le didascalie che descrivono le disfunzioni, come malattie di 
reni, flatulenza, ginocchia doloranti, lombaggine, reumatismi, disturbi 
gastrici, e ansia, suggerendo che già nel 168 a.C. specifiche tecniche erano 
usate per trattare specifiche malattie. Questi esercizi potrebbero essere stati 
comunemente conosciuti come "rimedi caserecci" o forse prescritti da terapisti 
specializzati. Le figure nella "Daoyin tu" rappresentano sia giovani sia 
anziani, uomini e donne, persone comuni e burocrati.  Secondo una studiosa di Taoismo ed insegnante di Qigong, Patricia N.T. Leong, 
"Il variare genere e abiti nelle figure, sembra indicare che gli esercizi 
terapeutici e l’aspirazione alla longevità non erano riferite ad una classe, ma 
erano interesse di un ampio spettro della società. La "Daoyin tu" è il più 
raffinato esempio della consistenza e continuità delle tecniche terapeutiche del 
Qigong. Per la maggior parte, gli esercizi sembrano così simili alle posture del 
Qigong moderno che è possibile dedurne come fossero praticate. I ricchi temi 
della "Daoyin tu" sono considerati come una tappa lungo la linea percorsa 
attraverso la fabbrica della storia del Qigong e della sua evoluzione"2. 
	
		| Il "Canone taoista", una collezione letteraria di 1120 volumi, 
		comprende un volume specificatamente dedicato al soggetto: il "Classico 
		del daoyin". Il testo fu probabilmente compilato intorno al 1145 d.C., 
		quando fu menzionato per la prima volta in un riferimento bibliografico. 
		Gli esercizi in esso, tuttavia, risalgono alla fine del sesto secolo. I 
		metodi descritti coincidono notevolmente con esercizi e meditazioni di 
		Qigong tuttora insegnati in Cina. Anche lo scopo del Qigong è rimasto lo 
		stesso. Secondo il "Classico del Daoyin", l’adepto impara ad "espellere 
		le malattie, estendere i suoi anni e prolungarsi la vita".  | 
		 La mappa di Changsha. Il fatto che nel rotolo 
		fossero rappresentate anche donne in una civiltà in cui la norma 
		esplicita per gli storiografi fu di ignorarle, non deve stupire; prima 
		del 221 a.C. la maggioranza dei protomedici Wu era di sesso femminile, 
		ciò è attestato dallesistenza di un altro carattere, poi caduto in 
		disuso, che serviva a distinguere gli Wu di sesso maschile. |  Anche il "Canone Taoista" contiene migliaia di visualizzazioni terapeutiche e 
mistiche. Il testo del "Classico del Daoyin" è contenuto anche nell’opera 
dellundicesimo secolo, intitolata: "Yun Ji Qi Qian" ("Il sacchetto di nuvole in 
sette tavole"), che comprende anche importanti commentari sulle grandi opere 
della meditazione taoista. Secondo le forme arcaiche e clasiche del Daoyin 
Partendo dalla respirazione, si fa circolare il Qi con lintenzione (Yi) e lo si 
conduce in tutto il corpo, stimolando cosi il funzionamento degli organi ed 
attivando la circolazione del sangue e dei liquidi. Le pratiche del nei gong 
permettono di trarre energia dallambiente e tengono presente i cicli naturali 
delle stagioni e gli eventi cosmici. Questo “lavoro interno” si fonda sulla 
calma interiore e tra gli altri effetti comporta la stimolazione dellenergia 
sessuale e la purificazione dello spirito (Shen)3.  La tecnica più usata si 
definisce Tuna-Daoyin. La tecnica di espulsione ed assorbimento (tuna ) e quella 
di induzione del “soffio” (daoyin ) sono due aspetti di uno stesso fenomeno. 
Tuna è la tecnica di respirazione embrionale (xiantian houxi : respirazione del 
cielo anteriore) che accompagna le trasformazioni stagionali. Durante il lavoro 
respiratorio, la bocca ed il naso hanno un‘azione congiunta per proteggere e 
rinforzare le funzioni del cuore, del fegato, della milza, dei polmoni e dei 
reni. Linduzione del “soffio” (daoyin) è la forza che spinge il “soffio” nel 
campo di cinabro principale durante linspirazione. lintenzione dirige il 
“soffio” che, grazie ai movimenti di diversi organi, sarà spinto nei meridiani 
perché circoli nellinsieme del corpo. La tecnica 
 del tuna segue una divisione 
stagionale del metodo respiratorio, che ha per funzione quella di calmare il 
fuoco dei 5 organi (cuore, fegato, milza, polmoni e reni), e di nutrirli, 
prevenendo le malattie4. Secondo i principi del Daoyin del i Canali sono in 
grado di ricevere ed eliminare il Binqi (Qi negativo). Una protratta cattiva 
postura fisica e ripetute emozioni negative sono responsabili dell’accumulazione 
del Binqi. Quando il Binqi si accumula, esso blocca i canali e le loro 
diramazioni. Questa è, in realtà, la principale causa delle malattie, per cui 
consideriamo l’espulsione del Binqi come la chiave della cura della maggior 
parte delle affezioni5. Gli automassaggi sono invece la parte complementare al 
movimento e, naturalmente, hanno lobiettivo di sciogliere le aree interessate, 
portare il Soffio nella muscolatura, nelle articolazioni ed anche nelle zone 
profonde. Nell’esecuzione delle manovre è indispensabile mantenere una postura 
corretta ed in particolare va privilegiato l’allineamento della colonna 
vertebrale per favorire la circolazione del Qi e il radicamento con il suolo. Le 
articolazioni devono essere libere, i polsi morbidi ed il corpo rilassato in 
tutte le sue parti; solo così sarà possibile utilizzare correttamente la propria 
energia ed eseguire un corretto automassaggio. La condizione di rilassatezza 
fisica e mentale gli garantirà una buona esecuzione. Le posture principali da 
tenere al levar del sole per alcuni minuti ogni giorno sono6:
 
	Ma Pu, Posizione del cavaliere: I piedi sono paralleli e distanziati circa la 
distanza delle spalle; il peso è distribuito su entrambi i piedi che sono 
“radicati” al terreno; le ginocchia sono leggermente flesse, con la verticale 
che cade sulla punta del piede, le anche sono rilassate e la schiena è eretta 
perché la testa è appesa con un filo al cielo. Le spalle sono abbandonate così 
anche i gomiti ed i polsi, tutto il peso è scaricato in egual misura sui piedi.Kon Pu, Posizione dell’arciere: Pur valendo in linea generale le indicazioni 
della posizione precedente, in questo caso una gamba è avanti rispetto all’altra 
e sorregge il 70% del peso; l’altra ha il piede leggermente ruotato verso 
l’esterno L’automassaggio e le corrette posture consentono di: Inoltre il massaggio deve essere dolce e quindi amorevole, energico quando è 
necessario per stimolare con vigore, continuo, senza brusche o improvvise 
manovre che interrompono l’armonia del trattamento e profondo cioè deve lavorare 
sulla struttura energetica della persona. Occorre completare il trattamento con 
massaggio delle mani e dei piedi (jian an mao)7.
 Lo scopo delle tecniche del Daoyin è triplice:1. Tiao Shen - controllo del corpo
 2. Tiao Xi - controllo del respiro
 3. Tiao Xin - controllo del cuore mente
 Vediamo cosa deve intendersi con queste definizioni8: 
	
		| DEFINIZIONE | RIPRISTINO DELLE FUNZIONI CARENTI (f. terapeutica) | ATTIVAZIONE DELLE FUNZIONI LATENTI |  
		| TIAO SHEN - controllo del corpo | Ripristinare il corretto 
		equilibrio tra Yin e YangCoordinazione
 Rilassamento, equilibrio, 
		armonia, retto scorrimento del Qi
 | Sviluppo delle 
capacità di assorbire, emettere e dirigere il Qi tanto allinterno quanto 
		allesterno del proprio corpo |  
		| TIAO XI - controllo del respiro | Respirazione naturale lenta, sottile e profonda, emissione vocale 
		(si è verificato che allemissione di un determinato suono, corrisponde 
		lattivazione di certe zone) | Respirazione embrionale, utilizzo della 
respirazione per dirigere il DAN (forma condensata e potenziata della nostra 
energia individuale) |  
		| TIAO XIN - controllo della 
		mente  (il rilassamento è difficile 
		se non si controllano i pensieri) | Leggerezza, rilassamento, utilizzo dellimmaginazione per indurre 
		rilassamento o per attivare processi di autoguarigione | Attivazione di facoltà sensoriali fuori dellordinario (es.: visualizzazione del Qi), 
		acquisizione di capacità super-normali attraverso lattivazione di 
		risorse psichiche latenti |    A cura dell’Associazione Wangqi
   Note La teoria dei “canali energetici”, elaborata nell’intento di spiegare le 
modalità di circolazione del Qi nell’organismo, sembra sia nata in seguito alle 
osservazioni sulla pratica del Daoyin con la quale sarebbe stato possibile 
sentirne lo scorrimento del flusso.
 
 Referenze
 1 Boschi G. : Medicina Cinese : la radice e i fiori, Ed. CEA, Milano, 2004.
 2 Hoizey D., Hoizey M.J. : Histoire de la médecine chinoise , Ed. Payot, Paris, 
1988.
 3 Guangde Z.: Daoyin yangsheng gong. Esercizi fisici e di respirazione per il 
mantenimento della salute, ed. Nuova Ipsa, Palermo, 1992.
 4 Rambelli R. (a cura di): Wushu. Antiche tecniche cinesi per la salute e il 
benessere, Ed. Hermes, Milano, 1989.
 5 Raphael N.: Mesto M. (a cura di): Il libro della medicina cinese, Ed. Hobby & 
Work Italiana , 1996.
 6 Brescia T.: Il tao della medicina. La scienza olistica e la medicina 
tradizionale cinese, Ed. Hermes, Milano, 2001.
 7 Corradin M., Di Stanislao C., Parini M. (a cura di): Medicina Cinese per lo 
shiatsu ed il tuina, Voll I-II, Ed. CEA, Milano, 2001.
 8 Boschi G.: Cos’è il Qi Gong in breve, 
http://www.giuliaboschi.com/pubblicazioni/qigong.html#1, 1999.
 
                    
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