La metodica VegaTest prevede la misurazione (assolutamente non invasiva e
totalmente indolore) delle frequenze presenti nell’organismo. Il test viene
effettuato appoggiando un puntale sferico su un dito di una mano del paziente,
mentre l’altra mano tiene un manipolo metallico: questo crea un debolissimo
flusso di corrente, che veicola delle informazioni bioelettroniche.
Per capire il funzionamento dell’apparecchiatura è necessario un piccolo passo
indietro: l’organismo è formato da cellule e attorno a queste cellule è presente
il cosiddetto “liquido interstiziale” o matrice. La matrice registra ogni
passaggio di sostanze verso le cellule e dalle cellule, ma memorizza anche
l’informazione bioelettronica di tutto quanto avviene nell’organismo. Il
VegaTest interroga la matrice per reperire le informazioni che sono necessarie
per poter porre una diagnosi secondo la Medicina Funzionale e per impostare una
terapia corretta.
La
fisica quantistica ha dimostrato come solo una minima parte dell’universo sia
materia, mentre tutto il resto è energia; poiché però ogni forma di energia
veicola delle informazioni, allora possiamo affermare che tutto è informazione:
in un organismo sano le informazioni sono equilibrate e in costante adattamento
alle condizioni esterne e interne, mentre nel malato le informazioni diventano
“rigide”, ovvero incapaci di reagire in modo coerente rispetto agli stimoli che
ricevono, cosa che rende impossibile mantenere l’organismo in equilibrio.
Il VegaTest rintraccia attraverso le informazioni contenute nella matrice le
CAUSE di ogni disequilibrio: risulta chiaro come questo rappresenti un
potenziale diagnostico illimitato per il medico, che dispone di un esame veloce,
affidabile e soprattutto non invasivo con cui può indagare nel dettaglio ogni
ambito dell’organismo. In questo articolo desideriamo solo tratteggiare a grandi
linee le potenzialità dello strumento; se noteremo un interesse nei lettori,
svilupperemo i singoli argomenti in successivi lavori.
Il VegaTest Export è in grado di:
- analizzare nello specifico tutti gli organi o addirittura le singole parti di
uno stesso organo (ad esempio seno destro o sinistro, ovaia destra o sinistra,
ventricolo dello stomaco o piloro…)
- effettuare il test dell’Indice Biologico (IB) e del DNA, ovvero il livello di
carico tossico della matrice, correlato all’età biologica dell’organismo (molto
spesso l’età biologica è molto superiore a quella anagrafica, cosa che indica un
invecchiamento precoce dell’organismo)
-
verificare intolleranze e allergie alimentari e non alimentari, per un totale di
oltre 600 allergeni
- scovare intossicazioni da metalli pesanti (mercurio, piombo, nichel e
moltissimi altri), pesticidi, vernici, veleni, farmaci… - identificare infezioni
batteriche, virali o fungine, parassitosi in atto o passate, con la precisione e
l’indicazione del singolo ceppo
- individuare nello specifico carenze da minerali, enzimi, vitamine e
oligoelementi
- verificare l’efficacia e la tollerabilità di ogni tipo di terapia
- verificare i danni da vaccinazioni
- individuare i farmaci omeopatici corretti, con un test sulle singole
diluizioni
Sperando di essere riusciti a fornire una visione d’insieme di un apparecchio
così versatile, utile e prezioso, ricordiamo che esiste un Albo che riunisce
tutti i nominativi dei medici abilitati ad effettuare il VegaTest, che si può
trovare nella sezione Medicina del sito:
http://www.menssana.to.it
Invitiamo i lettori a commentare il nostro articolo e a segnalarci se desiderano
siano sviluppati punti di loro interesse, a porre domande e a fornirci i loro
commenti, ringraziandoli già fin d’ora per la loro gentile collaborazione.
Un grazie per la collaborazione a
www.solaris.it
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