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                        "Vivere a colori" può significare vivere meglio, perché i colori non sono 
soltanto casuali accessori, ma sono variabili in grado di condizionare, 
positivamente o negativamente, la nostra vita e persino il nostro umore; ecco 
perché per il nostro comfort fisico e mentale è necessario vivere accompagnati 
dai colori preferiti e mai da quelli che non amiamo. Ogni sfumatura cromatica, 
infatti, possiede caratteristiche precise che, se correttamente usate, aiutano a 
vivere meglio.
 Pensiamo per esempio agli Egizi: seimila anni fa praticavano già terapie 
curative utilizzando gli effetti del colore attraverso processi e tecniche non 
molto diversi da quelli praticati oggi.
  La cromoterapia è una tecnica molto antica, basata sullemissione differenziata 
di luce-colore. La prova della sua efficienza sta nel fatto che in tutte le zone 
e le civiltà del mondo se ne sono messi in pratica i principi, spesso associati 
a principi di elioterapia (terapia del Sole) e di musicoterapica: dagli Sciamani 
della Nuova Guinea, dalle popolazioni dellAfrica e dellAmazzonia, agli 
Aborigeni australiani.
 Nei templi il colore faceva parte dei riti, ma era anche utilizzato in funzione 
terapeutica: nei templi egizi la luce del sole entrava scomponendosi nei sette 
colori delliride ed i fedeli, guidati dai sacerdoti, potevano immergersi in 
quello più adatto alle loro condizioni psico-fisiche. Tutta questa sapienza si è 
tramandata attraverso i secoli ed è stata integrata da osservazioni 
scientifiche: si può dire, ad esempio, che esistono colori eccitanti e colori 
riposanti, ed è ormai provato che lazione influenza sia il lato fisico che 
quello psicologico umano.
 La correlazione tra colore e benessere è stata spiegata scientificamente, 
evidenziando che la nostra pelle è sensibile alla luce e filtra le diverse 
radiazioni prodotte dai colori, che vengono percepite dallorganismo che 
reagisce modificandosi nelle funzioni, e "trasformando" lenergia fisica della 
luce in energia chimica.
 
 Colore, sensazioni ed emozioni
  Non si può negare che il colore ci trasmette effetti psicologici ed 
emotivi. Quando si dice "rosso di rabbia", "bianco di paura", "verde di rabbia", 
"nero dal rancore", "arrossire di vergogna", "che fifa blu", "mi sento proprio 
grigio", si esprimono stati d’animo associati a manifestazioni cromatiche.
 Questi modi di dire presuppongono una stretta relazione tra colore e sensazioni 
e tra colori e sentimento, che può essere attribuita ad una tradizione 
culturale, ovvero alla trasmissione di espressioni pittoresche attraverso le 
generazioni, oppure ad una intuizione non cosciente di un possibile significato 
oggettivo del colore.
 Quali sono le emozioni (positive e negative) trasmesse dai colori? Come 
scegliere quelli giusti per i diversi ambienti della nostra casa? Diseguito 
troverete un elenco di colori,
 
 I Colori
 
 
  Il blu, è il colore del cielo e del mare, simboleggia l
  a 
calma, lo spazio, la profondità spirituale, larmonia, la fiducia, la pulizia e 
la lealtà. È calmante, facilita le riflessioni su se stessi, porta sensibilità, 
comprensione e simpatia. 
 Il porpora simboleggia regalità, spiritualità, passione ed amore 
profondo. All’opposto, richiama crudeltà, arroganza e dolore.
 
 Il rosa richiama femminilità e giovinezza, ma anche debolezza e 
ingenuità.
 
 Il verde richiama la forza della natura, la natura stessa e, in senso 
lato, la vita, la crescita, la fortuna, la giovinezza e fertilità e, in senso 
più profondo, la fede. È pacificante, rassicurante, rinfrescante, viene sentito 
come ecologico, comunque neutro, e virile. Come tutti i colori, anche il verde è 
ambivalente, e in senso negativo esso rappresenta il veleno, i sentimenti di 
invidia e gelosia.
 
 Larancio è percepito come un colore vibrante e accogliente facilita 
l’attenzione, la concentrazione e lo studio. È caldo, defaticante, ma, in senso 
negativo può essere anche irritante e addirittura soffocante
 
  Il giallo è il colore del Sole, conduce alla felicità, facilita i 
processi di crescita e è il colore del prezioso oro. Ma può anche simboleggiare 
disonestà, codardia, tradimento, gelosia, falsità, malattia e azzardo. È un 
colore comunque stimolante
 
 Il rosso evoca la passione, la resistenza, lamore, il calore, 
lalimentazione. In senso negativo, evoca il pericolo, il sangue, il fuoco e la 
violenza, la guerra. È eccitante, aiuta a superare labbattimento e la 
tristezza. E all’inizio dell’arcobaleno, ed è il colore maschile per 
eccellenza.
 
 Il nero, la negazione del colore, è associato al potere, eleganza, magia, 
mistero e notte. Simboleggia la negazione e nelle culture occidentali il lutto, 
la cattiveria, la tristezza e il rimorso. Rende introversi ed è un po’ 
deprimente.
  
 Il bianco significa pulizia, ordine, innocenza, purezza, pace, e 
sottolinea il vuoto e lo spazio. Talvolta monotono e freddo, abbaglia e affatica 
l’occhio. Per le culture orientali è il colore della morte.
 
 Il grigio simboleggia, intelligenza, solidità, pulizia e modernità. Viene 
anche associato a maturità e tristezza.
 
  Il marrone simboleggia neutralità, terra e caldo.
 
 Gli ambienti:
 Nel rapporto tra colore e funzione, ad esempio, lingresso che accoglie 
chi entra in una casa dovrebbe evitare colori troppo scuri, privilegiando quelli 
più caldi che regaleranno una sensazione di intimità.
 In cucina sono adatti colori vivaci come quelli del fuoco: giallo, rosso, 
arancio, mentre il bianco evidenzia il colore del cibo e consente di valutarne 
la freschezza.
  Nello studio non dovrebbe mancare una componente di giallo che favorisce 
lattività mentale e loperosità abbinandolo al verde.
 In camera da letto il rosso provoca insonnia, mentre gli azzurri calmano e 
rasserenano.
 Per la camera dei bambini si consigliano colori caldi che vanno dal giallo 
all’arancio, per stimolare la loro creatività e crescita.
 Nel soggiorno si raccomandano colori caldi (lo stesso anche nelle stanze a Nord) 
per combattere la freddezza della luce e stimolare la socievolezza: ad esempio, 
le sfumature del giallo, dellarancio e del verde tendente al giallo; al 
contrario le grandi superfici blu, in particolare se scure, “spengono” la 
conversazione ed intristiscono.
 
  In 
sala da pranzo andrebbe evitato il verde che conferisce sazietà ancor prima di 
aver mangiato, mentre è ottimo il giallo che sostiene le funzioni epatiche o 
larancio che stimola lappetito, il rosso induce allegria ma può produrre 
eccessiva accelerazione nel mangiare. 
 La funzione:
 La funzione degli spazi d’abitazione, è determinante in due aspetti: Il 
primo è quello relativo all’ergonomia degli spazi e alla sua organizzazione 
appunto “funzionale”, il secondo è quello che si può chiamare l’aspetto vissuto 
della funzione d’uso, ovvero il riflesso interiore che la destinazione d’uso di 
uno spazio sollecita al suo occupante.
 
 Una cucina, un soggiorno, lo studio di un matematico, il laboratorio di un 
orafo, sono luoghi nei quali ci si predispone a stati d’animo diversi. 
Organizzazione dello spazio, ergonomia, forme e colori non devono ostacolare la 
funzione e gli stati d’animo, ma, anzi, devono accompagnare l’attività propria 
di chi vive quello spazio.
 Un luogo è predisposto per un lavoro di concentrazione e di pensiero intensi, un 
altro luogo è predisposto per un’energica attività fisica, un altro ancora è 
pensato come fucina di attività creative o per un lavoro ripetitivo. Questi 
luoghi diversi hanno bisogno di studio e giochi di colori e tecniche di 
applicazione del colore studiate ad hoc.
 Per esempio, un tono chiaro vicino ad uno scuro sembra più chiaro di quello che 
è realmente, e viceversa; i toni chiari danno una sensazione di ampiezza, gli 
scuri riducono gli spazi. Le gradazioni tenui trasmettono freschezza, quelle 
intense se distribuite su superfici eccessivamente grandi, tendono ad essere 
opprimenti. Tinteggiare il soffitto di un ambiente molto alto con un colore 
scuro, significa ottenere un avvicinamento visivo della superficie, mentre negli 
spazi ridotti luso di un solo colore in diverse tonalità può essere un buon 
“trucco” per rendere lo spazio continuo e più ampio. Per rinforzare la 
luminosità, il bianco è sicuramente il colore più adatto, ma per rendere un 
ambiente più interessante e personalizzato si può dipingere una parete, o un 
altro elemento dellambiente, con un colore contrastante. Se un ambiente ha, 
invece, superfici su piani differenti, si possono raggiungere scenografici 
effetti di chiaroscuro utilizzando colori e gradazioni differenti.
  
 Larchitettura ha trovato nel colore un alleato importante, in grado di 
trasformare la percezione dello spazio, latmosfera e lo stile di qualsiasi 
ambiente. Ecco perché, negli ultimi anni, sta assumendo sempre maggiore 
importanza, non solo per le tinteggiature degli ambienti, ma anche nellarredo e 
nei rivestimenti. Il colore in un ambiente deve però essere progettato 
sapientemente, riferendosi precisamente allo spazio in cui viene inserito, 
considerandone la distribuzione della luce, i materiali e la natura 
dell’attività che vi verrà svolta e la sensibilità della persona che vi 
soggiornerà per più tempo.
 
 
  La 
forma: Di solito, gli ambienti sono di forma regolare, ma dal punto di vista 
del progetto del colore, ogni variazione, rientranza, sporgenza, nicchia, svaso, 
spigolo ha importanza ed è quindi da registrare come occasione per mutamenti 
cromatici o chiaroscurali. Lo spigolo rientrante o sporgente, verticale o 
orizzontale, che congiunge o separa due superfici è, per esempio, luogo 
“naturale” per un eventuale cambiamento cromatico.
 
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