In questa nuova rubrica verranno trattati tutti i temi della salute e del
benessere psicofisico non solo con l’ottica di offrire utili chiarimenti sulle
nuove tendenze del bionaturale, ma anche per stimolare delle riflessioni sul
modo e su come affrontiamo il fondamentale bisogno di equilibrio e
serenità.
Non è sempre semplice definire cosa sia la naturopatia, in quanto quello che
potremmo designare come un “orientamento di tipo bionaturale”, è oggi una realtà
eterogenea nella quale confluiscono diverse tecniche ed approcci, alcuni molto
antichi, che sono giunti fino a noi dal passato greco e latino e dalla
tradizione popolare, ed altri più recenti come i test realizzati attraverso
strumentazioni bioelettroniche.
Sicuramente la naturopatia, come la stessa etimologia della parola ci dice, è un
“sentire secondo natura”, un modo ci approcciarsi a tutto quello che ci circonda
attraverso una sensibilità orientata verso quanto è semplice, non certo nel
senso di “superficiale” o “banale”, ma di essenziale.
La stessa valutazione dell’individuo che si fa in naturopatia non tiene conto
solo dei sintomi o dei disturbi che la persona lamenta, ma cerca di andare più a
fondo per scoprirne le vere cause, assecondando anche quell’orientamento
secondo il quale un’attenta analisi dell’aspetto psicofisico generale della
persona serve ad individuarne l’unicità e quindi a mettere in atto un intervento
su misura. C’è di più, il naturopata non dovrebbe “entrare in scena”, come a
volte a accade, dopo che “si è provato di tutto” secondo l’assunto che “se è
naturale comunque non fa male”. Prima di tutto perché questo non è sempre vero
(anche se molti prodotti sono poco o per niente tossici per l’organismo) e poi
perché il naturopata non è un medico, il suo compito non è di risolvere
patologie in atto che necessitano le conoscenze e l’intervento di altri
specialisti. Il suo compito è piuttosto quello di evitare che le patologie si
manifestino attraverso qualche consiglio sullo stile di vita per correggere gli
squilibri. Il naturopata informa su come deve essere una dieta corretta, su
quali rimedi, per esempio fitopreparati, possono essere più indicati, e così
via.
Secondo il mio punto di vista, il naturopata è soprattutto un educatore, alcuni
lo definirebbero un “consulente della salute”. È una persona si è formata in
modo serio e che è in grado di utilizzare diversi metodi olistici e non invasivi
per accogliere ed aiutare chi desidera sviluppare le proprie potenzialità sul
piano del corpo, della psiche e delle emozioni, sempre nel massimo rispetto
delle scelte individuali. Il naturopata può inoltre accompagnare chi ha la
necessità di trovare
un nuovo equilibrio psicofisico per mezzo di interventi mirati a stimolare
quello che già in antichità era considerata la più grande ricchezza di ognuno di
noi, ovvero la nostra naturale capacità di autoguarigione. Il suo ruolo è quindi
fondamentale principalmente nell’ambito della prevenzione, un tema ormai in
primo piano anche per la Salute Pubblica e per la società più in generale,
perché in fondo individui più consapevoli, sono anche cittadini migliori.
Ho parlato di “raggiungere un nuovo equilibrio psicofisico”, perché in genere
chi si rivolge al naturopata deve essere pronto a modificare alcune abitudini di
vita (il tipo di alimentazione è un classico), ed anche alcuni schemi mentali,
per poter diventare consapevoli dei propri punti deboli e delle proprie qualità
e quindi occuparsi in prima persona del proprio benessere. La guarigione non è
infatti il ritorno a qualcosa che si conosce, ad un stabilità psicofisica del
passato, che di fatto, se ci riflettiamo su, ci ha portato a sentirci “male”, ma
l’approdo ad un nuovo modo di essere, di gestire il nostro corpo, di vivere le
nostre emozioni, di scegliere, di essere protagonisti.
Risultati duraturi si ottengono in fondo solo se siamo propensi ad imparare che
in Natura tutto scorre, tutto è in continuo movimento e che anche noi, in quanto
parte di questo universo, non ci sottraiamo a questa Legge.
In questo modo, l’aiuto del naturopata, dopo le indicazioni iniziali, può
diradarsi nel tempo ed essere richiesto saltuariamente come “controllo” del
proprio stato generale.
Attualmente sono numerose le persone che pur non intraprendendo la professione
naturopatica decidono di seguire una formazione in questo campo per migliorare
il proprio stile di vita e quello dei propri cari, convinte che la logica della
prevenzione, del rispetto degli equilibri naturali, della responsabilità della
propria salute sia un ottimo investimento per il futuro.
Per saperne di più:
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