Il trucco degli occhi - 2° lezione


Per ricompensarvi della pazienza, eccomi di nuovo qui a parlare di occhi.
Bene, dopo avere applicato il mascara, così come vi avevo suggerito la volta scorsa, è il momento ora di passare alla bordatura vera e propria e, scusate la pedanteria, ma per adesso parleremo solo di correzioni canoniche, abolito quindi tutto il trendy della situazione.

La bordatura si ottiene applicando una matita marrone o nera od entrambe all’attaccatura delle ciglia, lungo tutto il bordo dell’occhio che, in questo modo, risulterà evidenziato ed allungato od abbassato o rialzato a seconda della direzione che daremo al nostro disegno.
Bisogna dire che questa linea è fondamentale qualora sia necessario cambiare la forma ad un occhio, perché solo con l’utilizzo di questa tecnica si ottengono buoni risultati.

Ammettendo di suddividere idealmente l’occhio in tre parti, vi suggerisco di utilizzare la matita marrone per i primi 2 terzi della lunghezza, fino ad arrivare al centro, per passare poi a quella nera che, applicata a fine occhio, lo renderà più intenso e vi aiuterà a cambiarlo di inclinazione, se necessario. Fatto ciò è indispensabile sfumare questa linea con un pennellino, affinché non risulti troppo marcata o troppo anni ’70. Sfumarla non significa ingrossarla, si tratta di passare col pennello esattamente a cavallo delle ciglia senza espandersi in altezza, cosa che per certi occhi sarebbe deleteria perché li rimpicciolirebbe troppo.

Cercate anche di far proseguire la sfumatura verso l’esterno in modo da ottenere, in contemporanea, un effetto allungato.

 

A questo punto potrete iniziare a disegnare la mezzaluna, rigorosamente con una matita marrone, più o meno scura a seconda del tipo di ombreggiatura che vorremo ottenere.
La mezzaluna, chiamata anche “banana”, è una linea che va fatta tenendo l’occhio aperto e guardando davanti a sé. Questo vi aiuta ad individuare esattamente il punto giusto dove disegnarla. E qual è il punto giusto? Partendo dalla fine della vostra bordatura lavorerete con la matita esattamente al di sopra della piega naturale della palpebra, né troppo sotto, altrimenti poi sparirebbe col movimento dell’occhio, né troppo sopra, perché questo creerebbe un effetto fasullo, teatrale e poco adatto alla vista “dal vivo”.
Trovata la giusta dimensione si passa di nuovo a sfumare questa linea per farla diventare un’ombreggiatura che sarà fondamentale ed imprescindibile ai fini correttivi.
Purtroppo per trattare le tipologie di occhi devo di nuovo rimandarvi alla prossima puntata... nel frattempo esercitatevi con bordature e mezzelune che non sono così facili!!! Buon lavoro a tutte!