Tai Chi Chuan, la fluidità dell’esperienza


Se in Cina ha una tradizione molto antica, in Occidente il Tai Chi Chuan è giunto in tempi abbastanza recenti, ovvero qualche decennio fa. Da qualche anno, attraverso immagini e chiavi di lettura varie e disparate se ne sente sempre più parlare; fioriscono stili, simboli, interpretazioni, precetti morali e filosofici, con un minimo comune denominatore: il concetto di fluidità del movimento e del pensiero.

Chi detiene la maestria di questa arte possiede certamente un buon equilibrio interiore e muove grandi forze con fluidità, ma, come insegna il maestro Lauria, nessun libro e nessuna parola può descrivere l’intenso lavoro e la disciplina che occorrono per diventare esperti.

Praticare il Tai Chi significa rendere fluidi i movimenti, gli atteggiamenti e i pensieri, ma si rischia un grave errore di valutazione se si pensa alle conseguenze quasi fossero cause: come in ogni disciplina o arte, infatti, la fluidità non è un punto di partenza, bensì di arrivo.

E in questa ottica, lo studio del Tai Chi Chuian non risulta di certo fluido; è fatto di tecniche fondamentali codificate, di forme (strade), di combattimenti esterni ed interni. E’ ricco di emozioni forti e contrastanti, di scelte sincere, di scoperte piacevoli e, talvolta, spiacevoli. E’ fatto di tutte quelle cose che caratterizzano un’esperienza umana intensa che, nel suo realizzarsi, non è ne stabile ne prevedibile e non assomiglia in nulla ad un fluire lineare ed armonioso.

Chi intraprende lo studio del Tai Chi scopre una disciplina coinvolgente, che prende e restituisce in modo molto potente. La fluidità è una caratteristica del Chi, ma deriva solo dall’esperienza; il lavoro è lungo e consiste nel riappropriarsi di se stessi e dei movimenti del proprio corpo, delle proprie emozioni e della capacità di mettersi in relazione con gli altri facendo pratica di conflitto e di pace, lavorando sulla concentrazione, sulla morbidezza, sulla memoria e sull’autodisciplina.

Sino a che il benessere iniziale diventa sempre più una condizione stabile ed onnicomprensiva e permea ogni nuova esperienza di vita.

A cura di

Marco Basati

Istruttore di Tai Chi Chuan e Shaolin Chuan

presso l’Istituto Oltrecielo

viale Libertà 63 - Pavia

 

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