"Nella storia del pensiero umano, le scoperte più fruttuose
si verificano nei punti di contatto tra diverse concezioni"
Werner Heisemberg
Il fenomeno delle cosiddette “medicine alternative” è molto noto perché molto
trattato da tutti i mezzi di informazione di massa. Il ricorso a queste
metodiche “diverse” è molto diffuso in tutto il mondo occidentale tanto da aver
stimolato molti studi sia di tipo medico che sociologico al fine di studiare e
approfondire le ragioni d’essere di metodi di diagnosi e cura che non utilizzano
correntemente i principi del metodo scientifico.
Mi
sembra corretto intanto puntualizzare sui termini “alternativo”, “non
convenzionale” e “complementare”: il concetto di alternativo
presupporrebbe un sistema completo, concettualmente indipendente e perfettamente
in grado di sostituirsi allo schema classico nella gestione della salute delle
persone; in realtà non si può sostenere che esista un sistema simile in
occidente; nemmeno nella lontana Cina il complesso scientifico filosofico
dell’agopuntura e della medicina cinese si pone in alternativa alla medicina
moderna, ma anzi con questo si integra e si compensa.
Il termine “non convenzionale” esprime una diversità in quanto
vuole sottolineare che è altra cosa dalla medicina convenzionale, cioè quella
normalmente diffusa nei nostri ambulatori e negli ospedali. “Complementare”
esprime il significato di integrazione, di compresenza, di interazione ed è
forse l’aggettivo più adatto ad descrivere la posizione più attuale di queste
metodiche diagnostiche e curative. Questo è anche il concetto che ci porta a
concludere che esiste una sola medicina con diversi livelli di sviluppo della
conoscenza e con altrettanti diversi piani di applicabilità(Rosenfeld, 2002).
La conoscenza medica è un insieme complesso di acquisizioni alcune delle
quali sono chiare e precise (le grandi malattie ben descritte, studiate e curate
come, ad. esempio, le malattie infettive) mentre altre fanno parte di aree
grigie perché ancora poco indagate o perché molto complesse e dalla difficile
soluzione (le malattie croniche e invalidanti, i tumori, ma anche i dolori
cronici o le allergie croniche). Là dove sono stati scoperti i meccanismi di
formazione della malattia è stato più facile scoprire i rimedi adatti per curare
attraverso l’impostazione di lunghi e costosi studi scientifici (trials clinici)
che hanno prodotto una conoscenza dimostrata e ripetibile con la quale tutti i
medici, alternativi e non, devono confrontarsi. Questi sono i settori in cui lo
spazio dell’arte medica si restringe per fare spazio alla scienza.
In
una pubblicazione recente (luglio – agosto 2001) dell’Istituto Superiore di
Sanità (I.S.S.) si legge che sono circa 9 milioni (15,6% della popolazione) gli
italiani che hanno fatto ricorso, nel triennio 97-99, ad almeno una terapia non
convenzionale. La terapia più utilizzata è risultata essere l’omeopatia, seguita
dalle tecniche manuali, dalla fitoterapia e dall’agopuntura. Tali tecniche sono
inoltre in incremento costante (dall’8.3% al 12% considerato il periodo 92-94).
I dati della popolazione italiana risultano comunque di molto inferiori a quelli
relativi alla popolazione francese, anglosassone e tedesca.
Gli utilizzatori più assidui sono le donne con età compresa tra 35 e 44 anni
e con livello di scolarità medio elevato: il 24.1% del campione risultava
laureato, il 18.8% aveva una licenza media e solo l’11.2% possedeva una licenza
elementare o nessun titolo di studio. L’omeopatia è molto diffusa tra i bambini
che la provano nel 9.2%. Dal punto di vista della distribuzione geografica la
maggior parte degli utenti si trova nelle regioni del Nord-Est dove quasi un
italiano su quattro utilizza almeno una terapia non convenzionale (al Centro un
italiano su sei e al Sud uno su quindici).
Per quanto riguarda la fiducia riposta in queste metodiche, sempre
nell’intervista dell’ I.S.S., circa il 40% dei soggetti ha espresso un giudizio
positivo su almeno una metodica riportando varie motivazioni che hanno
determinato la scelta: in primo luogo una evidente paura degli effetti secondari
prodotti dai farmaci chimici, la ricerca di un rapporto più profondo tra medico
e paziente, i motivi culturali legati al concetto di naturale e di biologico. In
una elevata percentuale di casi (38%) ci si avvicina alle terapie complementari
su indicazione di un medico e in una percentuale ancora più elevata (59.6%)
risulta che il medico di famiglia è informato di questa scelta. Complessivamente
il livello di soddisfazione di chi si rivolge a queste terapie è decisamente
alto: quasi li 70% di chi vi ha fatto ricorso dichiara di averne ricevuto
benefici. C’è da sottolineare che in genere l’utilizzatore tipo esperimenta
varie metodiche e questo dato fa pensare ad un atteggiamento orientato
favorevolmente a questo tipo di medicine.
Chi ricorre alle tecniche non convenzionali lo fa per curare patologie
dolorose (agopuntura e tecniche manuali), per un generico desiderio di
miglioramento della qualità della vita (fitoterapia, integratori vitaminici e
antiossidanti), per patologie croniche che non rispondono più a trattamenti
tradizionali come nel caso di infezioni ricorrenti o di allergie (omeopatia),
per disagi della sfera psico-emozionale quando non si ritenga opportuno iniziare
una terapia farmacologia (omeopatia, fitoterapia, varie tecniche psicoterapiche)
(Del Carlo, 2001).
Per
quanto riguarda la diffusione in campo medico va ricordato che sono 12 mila a
prescrivere rimedi omeopatici in Italia (e 120 mila in tutta Europa), diecimila
quelli che praticano l’agopuntura. A questi si vanno ad aggiungere fitoterapeuti,
medici ayurvedici, chiropratici, osteopati. Il risultato è un numero sempre
crescente di ambulatori di medicine complementari nel Servizio Sanitario
Nazionale1, e uno sforzo per istituire corsi
universitari di perfezionamento che possano formare medici preparati ad
avvalersi di tutti gli strumenti a disposizione (Condorelli, 2002).
Le medicine complementari possono rivelarsi utili nelle sindromi allergiche (Bortolato,
2003). Sia per prevenire, sia per trattare allergie in fase acuta, il
ragionamento del medico non convenzionale è basato su un approccio globale.
La malattia non è vista come entità isolata, ma espressione di sofferenza
psichica e fisica, unica e irripetibile. Per questo, molte medicine non
convenzionali mirano a rinforzare le difese dell’organismo. La cura naturale
delle allergie non dovrebbe essere episodica, o legata ai sintomi, ma tesa a
prevenirne la ricomparsa e a rimuoverne le cause.
Secondo la Medicina Tradizionale Cinese le allergie possono avere diversa
origine: le cosiddette pollinosi da "vento caldo" nei polmoni sono
caratterizzate da sintomi come naso e gola irritata, secrezione nasale acquosa,
starnuti, tosse. Quelle da "vento freddo" invece provocano secrezioni con
muco chiaro, naso chiuso, starnuti. Dopo aver distinto la malattia, l’agopuntura
mira a rinforzare l’energia difensiva dell’organismo tonificando gli organi
coinvolti nel disturbo. Durante le sedute si stimolano punti coinvolti
nell’allergia (su testa, viso, arti inferiori) e collegati a Vescica e Grosso
intestino. In caso di asma bronchiale gli studi clinici recenti (AAVV,
2002) dimostrano che l’agopuntura è attiva sui sintomi in fase acuta, riduce
l’asma indotta da esercizio fisico, mentre è inefficace nel lungo termine.
Soprattutto
(ma non solo) per la prevenzione, il medico omeopata prescrive rimedi come
Calcarea Carbonica, Silicea, Sulfur, che hanno il compito di rinforzare il
"terreno". Per trattare le crisi acute ricorre anche a rimedi sintomatici. Tra i
più utilizzati c’è, per esempio Allium Cepa, quando il flusso nasale è acquoso,
abbondante ed escoriante, la lacrimazione è intensa ma non irritante e ci sono
bruciore oculare e cefalea. Euphrasia, invece, è più indicata per congiuntivite
pungente e bruciante, lacrimazione irritante ed escoriante. Kali jodatum, in
caso di flusso nasale bruciante alternato ad ostruzione nasale, dolore intenso
alla radice del naso, perdita dell’olfatto; Sabadilla se c’è secrezione acquosa
con starnuti a raffica, prurito del palato con ipersensibilità al profumo dei
fiori. La posologia media è di 3 granuli, ogni 24 ore, secondo i sintomi (Di
Stanislao, 2003).
In campo fitoterapico sono molti i principi d’utilità nelle diverse
manifestazioni di tipo allergico (Fiorenzuoli, 1997; Di Stanislao et al., 2001).
L’elicrisio in Estratto Fluido o Tintura Madre, il Ribes nigrum in Macerato
Glicercico alla 1D si sono rivelati molto attivi nelle forme estrinseche di tipo
rinobronchiale (Corradin et al., 2001; Chiereghin, 2002). Abbiamo sviluppato,
nel corso di questi anni, varie esperienze con agopuntura e fitoterapia cinese
in corso di dermatite atopica, pollinosi, infezioni respiratorie ricorrenti in
portatori di quadri di atopia con bassi livelli di IgA. Attualmente stiamo
attuando una ricerca2 sulla diagnostica
biolelettronica degli stati allergici3. Lo
scopo di tale ricerca è quello di valutare l’accuratezza diagnostica di uno
strumento di monitoraggio bioelettrico del tessuto connettivo lasso definito
“Biotest” nella patologia allergica respiratoria in età adulta ed il suo
possibile utilizzo come strumento di diagnosi e monitoraggio delle malattie
allergiche. Il Biotest è uno strumento Biomedicale con caratteristiche di non
invasività che utilizza le caratteristiche bioelettriche del tessuto connettivo
lasso per la diagnosi di eventuali processi patologic. La possibilità di
esplorare la variazione delle cariche elettriche tissutali in rapporto a varie
fasi di malattia allergica rende interessante questo nuovo approccio diagnostico
non invasivo (Tresoldi, 2000). In definitiva i nostri dati, e soprattutto i dati
internazionali, suggeriscono una notevole efficacia ed efficienza delle Medicine
non Convenzionali (MnC) nella terapia e nella diagnosi delle malattie allergiche
(Speciali et al., 2000; Pizzorno et al., 2001). Una prova di ciò è
l’inserimento, nel trattato recente del prof. Zanussi (Zanussi, 2002) di un
capitolo che riguarda le MnC.
Autore: Carlo Di Stanislao
Indirizzo per chiarimenti
Carlo Di Stanislao
UOC di Dermatologia
PO S. Salvatore
Via Vetoio, 6
Tel. 0862368729-642
Fax 0862319905
E-mail: dermoaq@libero.it
Note
1 Anche dopo l’esclusione dai LEA fondi sono stati trovati dalle Regioni
Toscana, Umbria e Campania.
2 In collaborazioni con la UO di Allergologia dell’Ospedale di Verona e con la
Clinica Pediatrica dell’Università di Perugia.
3 Vedi:
www.agopuntura.org/FISAC/Semenze
Bibliografia
- AAVV: Asthma and complementary therapy,
http://www.betterhealth.vic.gov.au/bhcv2/bhcarticles.nsf/pages/Asthma_and_complementary_therapies?OpenDocument,
2002.
- Bortolato C.: Così omeopatia e agopuntura rinforzano le difese, Salute di
Repubblica, 13 febbraio 2003: 4.
- Chiereghin P.: La cura delle malattie con le erbe medicinali, Ed. Tecniche
Nuove, Milano, 2002.
- Corradin M., Ceccherelli F., Di Stanislao C.: Dispense di Fitoterapia
Scientifica, policopie, Ed. AIRASS, Padova, 2001.
- Condorelli: Artificiale più naturale,
http://www.dweb.repubblica.it/archivio_d/2002/06/25/attualita/attualita/100dib307100.html,
2002.
- Del Carlo A.: Medicina non Convenzionale, Complementare o Alternativa,
http://www.usl12.toscana.it/carta_servizi/giornale/2001/giornale1001/html/medicina_alternativa.htm,
2001.
- Di Stanislao C.: Schemi pratici di trattamento omeopatico nelle sindromi
allergiche, policopie, Ed. Nobile Collegio Omeopatico-Corso Triennale di
Omeopatia ed Omotossicologia, L’Aquila, 2003.
- Di Stanislao C., Giannelli L., Iommelli O., Lauro G.: Fitoterapia Comparata,
Ed. Di Massa, Napoli, 2001.
- Fiorenzuoli F.: Fitoterapia, 2° Ed., Ed. Masson, Milano, 1997.
- Pizzorno J.E., Murray M.T.: Trattato di Medicina Naturale, Ed. Red/Studio
redazionale, Milano, 2001.
- Rosenfeld I.: Guida alla medicina alternativa, Ed. Mondatori, Milano, 2002.
- Speciali A e Necchi Speciali M.: Le allergie, cause diagnosi terapie, Ed.
Tecniche Nuove, Milano, 2000.
- Tresoldi R.: Terapie Vibrazionali, Ed. Tecniche Nuove, Milano, 2000.
- Zanussi C. (a cura di): Trattato Italiano di Allergologia, voll 2, Ed. Selecta
Medica, Pavia, 2002.
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