|    L’antica usanza dei bagni di fieno sull’Alpe di Siusi: da rimedio contadino per 
la stanchezza a ricercatezza naturale da beauty farm
 Il bagno di fieno è un’antica pratica naturale. I contadini dell’Alto Adige/Südtirol, 
impegnati nella fienagione sui prati degli altopiani, erano soliti passare la 
notte nel fieno appena raccolto: risvegliandosi all’alba, si accorgevano che la 
stanchezza accumulata era scomparsa e potevano tornare alla mietitura con nuova 
lena. È nata così la pratica empirica dei bagni di fieno, cioè l’immersione del 
corpo in una sorta di “bozzolo” ricavato nel fieno caldo, appena raccolto. Il 
primo riferimento scritto ai bagni di fieno risale al 1803, ma dal testo si può 
dedurre che la tradizione è molto più antica. E l’eco degli effetti benefici dei 
bagni di fieno deve essersi diffusa ben presto anche al di fuori delle regioni 
dolomitiche. A Fiè allo Sciliar fin dal 1890 sono state allestite rudimentali 
strutture per i bagni di fieno, e ben presto cominciarono ad arrivare i primi 
ospiti per sottoporsi alla cura. Nel 1900 il noto medico Josef Clara, insieme ad 
Anton Kompatscher, ha fatto costruire accanto al “Merlhof” un apposito 
stabilimento per i bagni, dotato di tutte le infrastrutture disponibili 
all’epoca, dando così il via all’attuale “Heubad”. In origine era possibile fare 
i bagni di fieno solamente nei mesi d’estate, quando il fieno era fresco nel 
fienile. Nel 1974 all’Hotel Heubad venne ulteriormente ristrutturato il reparto 
bagni di fieno, per adeguarlo alle più moderne esigenze igienico-sanitarie. Si 
rendeva però necessario trovare una soluzione valida per salvare il bagno di 
fieno con le sue caratteristiche di antica pratica naturale, proiettandolo nei 
tempi moderni. E, dopo lunghi anni di sperimentazione, i titolari dell’”Heubad” 
sono riusciti a mettere a punto un metodo innovativo dei bagni di fieno, che tra 
l’altro dal 1990 possono essere praticati per tutto l’anno, senza vincoli 
stagionali. Durante l’estate, quando all’Alpe di Siusi l’erba dei prati – 
ovviamente non concimati – è nel pieno della fioritura più rigogliosa, ne viene 
falciato un quantitativo abbondante, essicato, portato a valle e stoccato. 
 Il 
segreto del bagno di fienoIl cosiddetto “riscaldamento” del fieno è dovuto ad 
un processo di fermentazione, attivato da schizomiceti che trovano il loro 
habitat ideale in tutti i tipi di fieno, ma in particolare in quello delle Alpi 
calcaree, specie quelle dolomitiche, ricco di foglie, fiori ed erbe officinali. 
Il processo di fermentazione si verifica in tutti i tipi di fieno, ma in modo 
più intenso in quello raccolto ancora leggermente umido: infatti sono ricorrenti 
i fenomeni di autocombustione. Si dice che il fieno delle Dolomiti sia 
particolarmente “grasso”, e che siano alcune specie di piante officinali, fra 
cui l’alchimilla, l’artemisia, la gramigna, la festuca, la lavanda, il loglio e 
la valeriana a favorire con le loro foglie il processo di fermentazione, 
portando le temperature a 40-60 gradi centigradi.
 Come si svolge il bagno di 
fieno Un’ora prima del trattamento, il fieno alpino secco (3-4 kg a persona) 
viene immerso in un secchio pieno d’acqua calda, per far rigenerare le piante 
officinali e liberare le sostanze attive sul corpo umano. Si distribuisce il 
fieno caldo e umido sul piano di una vasca speciale, rivestita di un telo 
monouso impermeabile, vi si fa sdraiare l’ospite che viene poi ricoperto con 
un altro strato di fieno caldo e umido (resta fuori solo la testa), avvolto nel 
telo e calato mediante un dispositivo idraulico nella vasca, adagiato 
comodamente sopra un cuscino d’acqua riscaldato dal basso. La temperatura si 
mantiene costante sui 42 gradi centigradi, agevolmente sopportabile per il 
sistema cardiocircolatorio. L’ospite rimane nel fieno per venti minuti, e il 
caldo e l’effetto tonificante sulla cute regalano una sensazione piacevole. 
Dopo il bagno di fieno l’ospite passa nella stanza di riposo, dove – avvolto in 
un lenzuolo e coperte – trascorre il periodo di reazione e di riposo. Secondo 
le esperienze raccolte, la nuova versione del bagno di fieno, oltre ai benefici 
noti dalla tradizione, offre effetti rilassanti e disintossicanti. Inoltre, 
grazie al ricco contenuto di erbe officinali, costituisce una meravigliosa cura 
dermatologica naturale. Il bagno di fieno, infine, è un elemento prezioso che 
aiuta le persone stressate e intossicate dalla vita moderna a ritrovare il 
contatto con la natura, con benefici sensibili per il fisico e la psiche.
 Per informazioni:  Alpe di Siusi Marketing
 Tel. 0471.709600
 E-mail: info@alpedisiusi.info
 Sito web: www.alpedisiusi.info
  
              
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