|        Imbottigliati nel traffico di una   città qualunque, stretti nell’abitacolo di una macchina che rappresenta la   grigia realtà di ogni giorno il cui ritmo è scandito dall’insistenza dei clacson   e dall’alternarsi di semafori e rotonde, capita di chiudere gli occhi e planare con la mente in un universo lontano e   possibile, aldilà dell’Oceano,  dove gli   spazi sono immensi e lo sguardo non conosce un punto d’arrivo   specifico. E’ una   frase senza punteggiatura, il Grand Canyon,   una delle sette meraviglie del mondo moderno, che dà sfogo al senso di  libertà   quotidianamente messa a rischio di soffocamento dai cumuli di stress e dalle   costrizioni di asfalto. Nell’alternanza di forme rocciose, levigate e disegnate   dal tempo e dall’inimitabile    manodopera degli agenti atmosferici, la sorpresa non conosce   confini, perché il limite è un concetto estraneo in questa straordinaria   esposizione naturale a cielo aperto, dove osservare le cose da un unico punto di   vista è materialmente impossibile. Da 20 anni   nel mercato turistico americano, esclusivista per l’Italia di oltre 15   compagnie, Global Group è   in grado di garantire,   senza il bisogno di strofinare alcuna lampada di Aladino, la realizzazione dei   sogni di libertà e l’acquisizione di questo sguardo molteplice.   Ecco   allora che percorrere a bordo di un   Hummer le asperità del monumento di roccia,   là dove nessun altro mezzo è in grado di accedere, diventa tutto ad un tratto   possibile. Così come prende forma tangibile quella che fino a ieri era una   teoria del volo: ritrovarsi, passeggeri privilegiati   di un elicottero tra le gole del Canyon, a non dover più accarezzare   l’idea di planare accanto alle aquile, ma a vivere quella che è, tutto ad un   tratto, divenuta l’essenza imminente e vera di una giornata speciale. E se il   cielo e la terra, nella loro antica ed eterna imponenza, non bastassero a sfamare lo spirito d’avventura, Global Group   propone uno sconvolgente e vorticoso scivolo d’acqua tra le rapide del fiume   Colorado, dove il rafting è il   metro di misura ideale per il coraggio degli audaci. In altre parole, ogni cosa   nell’universo del Grand Canyon diventa possibile. Persino camminare sospesi nel   vuoto nella passeggiata trasparente, in equilibrio perfetto tra forma,   funzionalità e natura, chiamata Skywalk. A   spasso nel cielo...Oltrepassare il detestabile limite   umano rappresentato dall’assenza di ali, allungando il passo nel vuoto, dove la   terra finisce e comincia il cielo. Conquistare il punto di vista che fino a ieri   era esclusivo delle aquile che volteggiano al centro del Grand Canyon, gettando   lo sguardo nella direzione che generalmente è ostruita dalla barriera del   terreno per
  trovare invece una penetrabile superficie trasparente. Lo Skywalk   è la magia di vetro e acciaio che, estendendosi a ferro di cavallo oltre il   fianco della montagna, trasforma il desiderio in realtà e consente ai visitatori   di provare l’ebbrezza di una passeggiata a 1200 metri di altezza. Perfetto   equilibrio tra forma, funzionalità e natura, questa   parabola che si perde nel vuoto per ricongiungersi alla roccia, supera in   altezza qualsiasi grattacielo mai costruito e rappresenta la soluzione di un   problema di fantasia, le cui incognite sono l’uomo e il vuoto, le variabili i   materiali e i mezzi, l’unica certezza il sogno di camminare in   aria.
 Inaugurata il 28 marzo, la   passeggiata di 21   metri sopra l’Eagle Point che, per 25 dollari, porta i   piedi dove nessuna impronta è mai stata impressa, è destinata a diventare una   tappa obbligata di tutti i tour in Nevada. Gioiello di   architettura moderna, infilato al dito di quella che è considerata una delle   sette meraviglie del mondo, lo Skywalk è anche il simbolo del compromesso tra la   tecnologia e il rispetto della  cultura dei nativi americani e della   sacralità del luogo da essi concesso per la sua edificazione, tanto che le   costruzioni attorno al ponte sospeso sono state concepite in modo da confondersi   il più possibile   con l’ambiente circostante.
 Voluto   dagli indiani Hualapai, che da migliaia di anni occupano questo territorio, per   tentare di sostenere economicamente la propria tribù, lo Skywalk, unito alla   possibilità di sorvolare l’area in elicottero o di realizzare un tour mozzafiato   a bordo di un fuoristrada, è una sfida ‘pulita’ lanciata alla natura nel pieno   rispetto di essa. Una dimostrazione delle infinite   possibilità dell’immaginazione umana che è possibile raggiungere con un semplice   click, prenotando un’escursione ai limiti della fantasia sul sito di Global   Representative che è www.globonline.com
 Era un   sogno.
 Ora è,   semplicemente, lo Skywalk.
 Ed è forse   proprio in quest’ultima straordinaria esperienza che può essere sintetizzato il   senso di un viaggio nel Grand Canyon con Global Group: lasciarsi trasportare al   centro di un sogno ad   occhi aperti, con la certezza che niente potrà farci   cadere.  
              
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