|      Saranno i colpi della pistola a scoppio del cerimoniere, col suo eccentrico 
cappello di piume di struzzo, e il dolce risuonare dei campanellini delle slitte 
trainate dai cavalli ad annunciare l’arrivo del corteo nuziale. In testa, i 
figliocci della sposa: le bambine in abito bianco, i maschietti con pantaloni in 
loden neri e le camicie di ciniglia coi i fior ellini. Poi, a seguire, la coppia 
di promessi sposi, ed il carosello di invitati e di “Marenner”, gli amici, 
conoscenti e vicini di casa. Ciascuno abbigliato, secondo il suo rango, per 
l’occasione di festa, in un tripudio di colori, piume, coccarde, nastri e 
ricami, catene e spille. E tutt’intorno i paesaggi innevati dell’Alpe di Siusi e 
la magia del borgo di Castelrotto. L’evento è quello, amatissimo ed 
affascinante, della rievocazione del tipico “Matrimonio contadino” che fino agli 
anni ’70 era ancora in uso sull’Altipiano e che è riproposta per volontà del 
Consorzio turistico Alpe di Siusi. Una tradizione che a Castelrotto si rinnova 
ogni anno far rivivere ai giovani del territorio ed ai visitatori una delle 
cerimonie più suggestive, con una cura particolare per ogni dettaglio, così da 
poter regalare un autentico tuffo nel passato degli usi e costumi locali. 
Quest’anno l’appuntamento è per domenica 14 gennaio 2007, quando il corteo 
nuziale delle slitte trainate dai cavalli, anch’essi bardati a festa, partirà 
alle 14 dalla chiesetta di San Valentino. Da lì il carosello si snoderà tra le 
stradine innevate, vero spettacolo per gli occhi, e raggiungerà la piazza di Castelrotto. Accolti dalle note della banda musicale del paese, gli invitati 
scenderanno dalle slitte aiutati dai locandieri del Cavallino D’Oro e di 
ciascuno di essi sarà raccontata la storia dell’abito e la posizione speciale 
assegnata tradizionalmente all’invitato all’interno della cerimonia. Dai 
figliocci degli sposi, secondi a nessuno nel corteo, così da ricordare i doveri 
e le responsabilità dei padrini e madrine, fino alla sarta che avuto l’onore di 
cucire l’abito della sposa, ospitata nell’ultima slitta. E ancora, i genitori, i 
testimoni, i vicini di casa. Poi sarà il momento della cerimonia nuziale vera e 
propria, con tutte le sue curiosità e peculiarità ed accompagnata da canti 
tradizionali e musica dei tipici strumenti a fiato. Ed, infine, come ogni 
matrimonio che si rispetti, una grande festa finale e, immancabile, la foto di 
rito: in tutto 17 coppie di ospiti che si collocheranno sui gradini che portano 
nella cappella della torre di Castelrotto per la gioia di fotografi grandi e 
piccini.  Per informazioni:Consorzio Turistico Alpe di Siusi
  tel. 0471.709600
 info@alpedisiusi.info
 www.alpedisiusi.info
  
              
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