Ideogrammi cinesi
Ideogrammi
cinesi
A cura di: Carlo Di Stanislao & Luigi De Franco
“Sono
buoni scrittori coloro che mantengono il linguaggio efficiente. Vale a dire, che
lo mantengono esatto, chiaro”
Ezra
Loomis Pound.
Quella cinese è una
delle lingue più complesse del mondo. La traduzione ideogrammatica è uno
scogli più aspri anche per i sinologi più esperti, necessario da superare per
la corretta comprensione di un modello culturale sincretico e certamente diverso
da quello occidentale. In questo nostro contributo esamineremo e tradurremo
alcuni ideogrammi, persuasi che solo interpretando correttamente la cultura
cinese si può comprendere correttamente il mondo medico tradizionale, elaborato
da questa civiltà attraverso una storia ininterrotta di 30 secoli.
Ambizione
- "zhi"
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Le
persone ambiziose vengono spesso descritte come individui con il cuore e
la mente prefissati sui loro obiettivi. Dato che per i cinesi non esistono
distinzioni fra i concetti di "mente" e "cuore", ecco
quindi che alla base dell’ ideogramma della parola ambizione troviamo il
simbolo che in cinese rappresenta il cuore, "xin". Il
pittogramma “xin” è in basso, mentre la parte alta mostra come un
“sigillo”, un “blocco” che impedisce al cuore di espandersi. |
Amore
- "ai"
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Senza
dubbio molto romantica è la versione cinese per la parola
"amore". Al centro del carattere troviamo infatti il
simbolo per il cuore "xin" racchiusa dall’ideogramma
"respiro" (nella parte superiore) e dal concetto di
"movimento aggraziato" nella parte inferiore. L’amore quindi
nella cultura cinese è una fonte inesauribile d’ispirazione che
soffia la vita nel cuore e dona grazia e armonia all’intero corpo
umano |
Bellezza - "mei"
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Il carattere "mei" che significa bellezza è rappresentato da due pittogrammi che secondo i cinesi rappresentano
l’essenza del concetto della bellezza.
La parte superiore rappresenta la pecora, l’animale che secondo il
popolo cinese rappresenta il modello di gentilezza e passività. Le pecore
non hanno desideri che le
rendono combattive ed aggressive, e per questo vivono in armonia con
l’universo ed in pace con gli altri esseri viventi. Sotto il simbolo della
pecora ritroviamo il pittogramma della persona adulta, un individuo con
"le braccia aperte".Ecco quindi la bellezza: la gentilezza
dell’animo della pecora rispecchiata nel carattere di una persona adulta. |
Chiarezza
- "qing"
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"Qing" in cinese significa
"chiaro", "lucido" e "puro". Questo
carattere è un ideogramma relativamente semplice composto da due
elementi: l’acqua rappresentata dalle tre gocce laterali ed "il
colore della natura", la parte destra del simbolo. |
Compassione
- "ci"
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Sotto l’ideogramma di cuore, sopra legacci che si
sciolgono. La compassione è la virtù che permette al cuore la massima
espansione. |
Coraggio
- "ying"
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Il
carattere cinese che indica il coraggio è
rappresentato rispettivamente dagli ideogrammi di un
"uomo" "con le braccia aperte" che sta in piedi
"da solo" in un grande spazio aperto ricoperto dall ‘erba.
Tutto questo significa che il vero eroe è colui
che non ha paura di affrontare da solo luoghi sterminati e magari
abitati da animali feroci e
pericolosi. |
Destino
- "ming"
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Nella
lingua cinese il concetto di destino, "ming" non viene associato
all’idea di un determinato percorso da seguire durante la propria
esistenza. "Ming" si riferisce piuttosto alla legge della natura
che accomuna il destino di tutti gli esseri
viventi: la morte. Ecco dunque il motivo per cui il carattere
cinese che indica il destino inizia con un simbolo che originariamente
significava "accettare" con alla base il verbo che in cinese
antico indicava l’azione del "chiudere" o "terminare". |
Devozione - "xiao"
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Il carattere che in cinese indica il concetto di
devozione rappresenta ciò che secondo il popolo cinese costituisce
il perfetto rapporto tra genitori e figli. Nella parte superiore vediamo
infatti il carattere che indica la persona adulta che protegge e
supporta il bambino rappresentato nella parte inferiore del
carattere. Il figlio è devoto nei confronti del genitore, gli si rivolge
per chiedere supporto offrendo in cambio
affetto e devozione. |
Divino - "sheng"
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Sheng"
in cinese può assumere diversi significati come "saggio",
"divino" e "santo". La parte superiore del pittogramma
rappresenta il simbolo dell’orecchio mentre la parte di destra raffigura
una bocca. Tutto questo serve dunque a dimostrare come le persone sagge siano dotate del dono del saper
ascoltare e parlare. L’orecchio anteposto alla bocca però ha un
significato preciso: prima di parlare il vero saggio ascolta perché sa
che solo ascoltando l’uomo può raggiungere la conoscenza
dell’universo. Secondo i
cinesi le persone sagge sono alcuni dei pochi individui che riescono a
fondersi in armonia con l’Universo, diventando come esso eterni e quindi
"divini". |
Energia - "qi"
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In italiano non esiste un vero e proprio equivalente per il
termine cinese "qi", l’energia spirituale tradotta letteralmente
come un "vapore" che costituisce tutte le materie, compresa la
vita umana. Il carattere superiore di "qi" significa respiro
mentre l’ideogramma inferiore è quello utilizzato per indicare il
riso. "Qi" rappresenta dunque per i cinesi il soffio universale
della vita che ci permette di esistere e di sopravvivere, un elemento
essenziale quanto il riso nella dieta dei cinesi. |
Eternità - "yong"
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Il simbolo che rappresenta il concetto di eternità
si basa sull’immagine dell’acqua e del suo ciclo che dalle montagne
la porta al mare, a dall’oceano attraverso il cielo la trasforma in
pioggia che, in un moto perpetuo, viene ritornata alle montagne da dove
continuerà il suo cammino fino all’eternità. |
Fedeltà
- "zhong"
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Il
carattere "zhong" in cinese può significare sia il concetto di
fedeltà che di patriottismo. è costituito dal simbolo del cuore
sovrastato dall’immagine di una freccia che trapassa il bersaglio
passandone per il "centro". Questo significa che per essere
fedeli ad una persona o ad una nazione è essenziale l’avere il proprio
cuore "centrato" su chi o su quello che stimiamo e rispettiamo. |
Felicità - "fu"
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Confucio
disse: mi basta una ciotola di riso, un bicchiere d’acqua ed il mio
braccio come cuscino e sarò
un uomo felice. L’essenza della felicità assoluta non proviene dalle cose
materiali ma dal benessere interiore e spirituale. Nonostante questo
Confucio comprese comunque che il concetto di felicità poteva
rappresentare cose diverse per diverti tipi di persona, soprattutto per i
contadini cinesi che associavano la felicità
al non dovere soffrire la fame. Ecco quindi la composizione del
carattere "fu" che è basato sull’idea dell’avere lo stomaco
sazio con una bocca racchiusa dal simbolo del campo coltivato e con a
sinistra un’immagine del grano che raggiunge con le sue foglie la volta
celeste. |
Gentilezza
- "shun"
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Il carattere "shun" che indica il concetto di
gentilezza è costituito dal simbolo di una foglia che scorre dolcemente
nel flusso delle acque di un fiume.
La foglia si lascia abbracciare dall’acqua seguendo il corso naturale del
torrente senza opporre nessuna resistenza: questa è nella filosofia
cinese l’idea di gentilezza intesa come mancanza di ostacoli
nel percorso del destino di un essere umano. |
Grazia - "eng"
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Il simbolo della grazie è costituito da un cuore, "xin"
sovrastato dal carattere "yin" che significa "affidarsi
a". Sempre seguire il proprio cuore, questa è secondo i cinesi
l’unico metodo per raggiungere la Grazia
intesa come stato di benessere interiore. |
Illuminazione - "ming"
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Il carattere che rappresenta l’Illuminazione è alquanto
semplice da comprendere: a sinistra troviamo il carattere del sole mentre
a destra sorge una versione semplificata dell’ideogramma della luna. Sono
questi i corpi celesti che illuminano il mondo. |
Melanconia - "chou"
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Molto interessante è il carattere cinese che rappresenta
il concetto di malinconia. Formato dal simbolo del "cuore",
sovrastato dall’ideogramma dell’autunno, la malinconia è senza dubbio
quel tipo di sentimento che assale il cuore alla fine dell’estate, quando
le foglie degli alberi cominciano a cadere e le giornate si accorciano
preannunciando l’avvento dell’inverno. |
Onore
- "gui"
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Le
persone "onorano" ciò che ritengono d’alto valore. Ecco la base
dietro cui è stato formato il carattere "gui" che letteralmente
rappresenta un cesto pieno di conchiglie che in tempi antichi venivano
utilizzate come una sorta di moneta per gli scambi commerciali. Non a caso
"gui" in cinese significa anche "costoso",
"prezioso". |
Pace - "ping"
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Il
carattere utilizzato per il concetto di pace descrive una parte
fondamentale della filosofia cinese: il principio dell’equilibrio fra
forze opposte. Quando regna l’equilibrio fra gli esseri umani la natura ed
il Cielo possono finalmente bilanciarsi lasciando prevalere in tutto
l’universo la Pace Celeste. |
Perdono - "shu"
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Un
antico detto cinese recita: "il perdono proviene dal tuo cuore".
Il lato inferiore di questo carattere è composto dal "cuore",
xin, complementato dall’ideogramma che significa "come",
"uguale a". |
Saggezza
- "zhi"
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Il carattere che in cinese indica la saggezza trattasi di
un ideogramma complesso con un messaggio alquanto semplice da comprendere.
La parte superiore è costituita dalla parola
"conoscenza" che sovrasta l’ideogramma utilizzato per il
"sole”. Trattasi dunque di questo la saggezza:
la conoscenza che si sparge e che illumina il mondo come i raggi
del sole portando vita e calore a tutti gli esseri umani. |
Sincerità - "cheng"
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Parole"
emanate dalla "bocca" in sintonia "perfetta", è questa la composizione della parola cinese che indica la
sincerità, un
attributo essenziale che sta alla base per il cammino verso
l’illuminamento. Sincerità: la perfezione attraverso la trasformazione
dei pensieri in parole. |
Spirito
- "shen"
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Secondo
la mitologia cinese al momento della nostra nascita e al nostro ingresso
nel mondo della "luce" noi tutti riceviamo il frammento della
nostra anima che dopo la morte ascende al paradiso divenendo uno "shen"
o spirito attivo. Nella Cina antica alcuni speciali segni attribuiti a
degli spiriti benevoli venivano interpretati per trarne fonte
d’ispirazione per le grosse decisioni di Stato. Ecco quindi l’origine del
carattere "spirito" che racchiude il concetto di
"divinazione" con l’ideogramma che indica il "dare
ordini". |
Tranquillità - "an"
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Il
simbolo cinese che indica il concetto di "tranquillità" ha le
sue radici nell’antica predominanza maschile nella società cinese. La
parte inferiore che rappresenta la "donna" si trova al sicuro
sotto al "tetto" della casa del suo uomo.
Essere tranquilli è trovarsi al sicuro protetti da coloro che ci
vogliono bene. |
Verità - "fu"
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Numerosi
caratteri cinesi sono basati su delle immagini provenienti dal regno della
natura descritte con sapienti pennellate che vanno a creare un paragone
figurato fra i fenomeni naturali e certe qualità inerenti alla vita
umana. è questo il caso del simbolo usato per rappresentare la verità:
la "zampa" di un uccello si trova al di sopra dei propri
"giovani".
Proprio come un
uccello si prende cura dei suoi piccoli covandone le uova in cui è contenuto il germe della vita
così la verità , molto spesso nascosta, può essere scovata contemplando
l’universo naturale della vita. |
Via
- "dao"
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Originariamente
"tao" rappresentava un semplice corso di azioni, molto
probabilmente di natura militare. Il carattere combina infatti i simboli
dei "piedi", del "seguire", del "leader" che
indossa in testa "due piume" (che venivano usate nel passato per
stabilire i gradi dei generali. Grazie a Confucio "dao" divenne
la "via" per la
condotta morale, il modo in cui agiamo e pensiamo. |
Virtù
- "de"
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Nel
Taoismo "de" è l’essenza della virtù, la qualità innata ed
essenziale di tutto il genere umano. Il carattere che rappresenta
l’ideogramma della virtù è costituito dalla fusione del
simbolo semplificato del "piede" con a destra il simbolo
della "verità" con alla base il "cuore", xin. É
questa l’essenza della virtù: seguire il cammino alla ricerca del vero
cuore, alla ricerca del proprio io. |
Referenze
-
AAVV: Sulle tracce del mistero nella cultura cinese, Ed. ItacaLibri, Roma, 1999.
-
Abbiati M.: La lingua cinese, Libreria Editrice Cafoscarina, Venezia, 1992.
-
Albanese A.: La lingua cinese e le sue principali caratteristiche, Ed. CLUEB,
Milano, 1989.
-
Long Y., Zheng G., Geary D.N.: The Dong Language in Guizhow Province, China, Ed.
Arlinton Publications, Dallas, 1998.
-
Robinet I.: La langue chinoise, in Enciclopedie de Médicine Naturelle, tome I,
Ed. Techniques, Paris, 1989.
-
Scarpari M.: Breve introduzione alla lingua cinese classica, Libreria Editrice
Cafoscarina, Venezia, 2002.
-
Yung-Yi H.: Analisi degli ideogrammi. Introduzione alla lingua cinese, ed.
Cisalpino, Milano, 1989.
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