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Marco Segnana & Harry Negri

A cura di: Marco Segnana & Harry Negri

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Uso del trapezio

Il  trapezio è un accessorio insostituibile per un surfista di buon livello. Vi sono vari tipi di trapezi, a seconda della disciplina che si vuole praticare (ad es. race, slalom, wave). L’uso corretto del trapezio offre principalmente due vantaggi:

un minor affaticamento muscolare (lavora tutto il corpo e non solo le braccia);
un aumento notevole della velocità.

La velocità aumenta poiché riusciamo ad ottimizzare la nostra posizione e l’assetto della tavola. Mantenendo la vela ben chiusa durante la planata e scaricando il nostro peso nella vela, diminuiamo l’attrito fra tavola ed acqua; lo scafo, portando un minor peso, acquista velocità.

Prima di utilizzare il trapezio, devi imparare a posizionare le scotte (o cimette) sul boma in modo da distribuire in maniera uniforme lo sforzo sulle braccia.

  Come regolare le cimette?

 

Ogni vela ha un suo centro velico (baricentro delle forze che sulla vela).
Per individuarlo esiste un sistema molto semplice.
Simula, a terra, l’andatura al traverso, vela a 90° rispetto alla direzione del vento e avvicina le mani sul boma fino a trovare il punto di equilibrio dove è possibile tenere la vela con una sola mano.
Una volta trovato questo punto, regolerei le scotte alla larghezza interno alle spalle, simmetriche rispetto al centro velico.


 

 

 

E la lunghezza giusta?

Dipende principalmente dai seguenti fattori:

·
dalla lunghezza delle braccia e dal nostro stile;
· dal tipo di trapezio (più alto e staccato dal corpo si trova il gancio e più corte bisogna usarle)
· dalla grandezza della vela (normalmente con vele più piccole si usano cimette più lunghe per controllaremeglio il rig in condizioni difficili);
· dall’altezza del boma.

le prime volte, per facilitarne l’uso, regoleremo le scotte pari alla lunghezza del nostro avambraccio (vedi foto).
Tieni in considerazione che in planata il boma è più basso rispetto alla normale andatura e la posizione dei piedi sulla tavola è più arretrata. Cime troppo lunghe potrebbero rivelarsi inefficaci nel momento di maggiore necessità. Con le tavole slalom consigliamo di usare scottine relativamente corte. Gli atleti della World Cup usano generalmente scotte regolabili per poter variare l’assetto nelle diverse andature.

N.B. la lunghezza deve essere tale da consentirti, una volta agganciato, di navigare con le braccia leggermente flesse.

Come agganciarsi?

Per agganciarti al trapezio devi compiere un movimento col bacino verso l’alto, distendendo le gambe, tenendo la vela cazzata e tirandola leggermente verso di te. Una volta agganciato è meglio non scaricare tutto il peso del corpo nella vela fino a quando non avrai acquisito sufficiente sensibilità e confidenza col trapezio. Ad esempio, se ti senti strattonato in avanti cerca di reagire subito. Lasca la vela, riposiziona piedi e corpo in modo corretto e riprendi l’andatura. Quando ti sentirai sicuro, potrai sfruttare al massimo le potenzialità di questo fantastico accessorio.
Regola fondamentale è mantenere sulla tavola una corretta posizione: piedi, bacino, spalle girate in direzione di andatura.

Come sganciarsi?

Per staccarti dal trapezio usa la stessa tecnica come per l’aggancio.

Metti in preventivo diverse cadute.
Nella maggior parte dei casi si cade nella vela o sotto la vela.
Nel primo caso tieni le braccia tese e le gambe diritte in modo da attutire la caduta nella vela (si potrebbe rompere con le ginocchia), sfruttando l’appoggio sul boma. Sganciati stando sdraiato sopra la vela.
Nel secondo caso non farti prendere dal panico. Mantieni la calma e, rimanendo sott’acqua, controlla con una mano se la cima si è automaticamente sganciata (nel 90% dei casi), altrimenti devi farlo tu con un rapido movimento della mano.

 

 


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