Anserina o Potentilla
Pianta: pianta erbacea perenne della famiglia delle rosacee, con
foglie seghettate che sotto hanno un colore bianco-lucido, come argentato, e
fiori solitari gialli. Il nome Potentilla è di origine latina ed è composto
dalla radice potentia, cioè potenza e forza, e dalla desinenza -illa, che è un
diminutivo; letteralmente, dunque, significa grande forza in un piccolo fiore.
Il significato simbolico attribuito alla potentilla è quello dell’amore materno;
pare, infatti, che, quando piove, le foglie si racchiudano sopra il fiore come
per proteggerlo.
Habitat, Coltivazione, Raccolta: comune nei boschi delle regioni
settentrionali, predilige particolarmente le zone umide, i terreni calcarei e i
margini delle strade, dove spesso forma grandi colonie.
Uso medicinale e cosmetico: tutta la pianta contiene tannino,
flavonoidi, acidi organici, colina, principi amari e glucidi. Impiegata per uso
interno, l’anserina produce i seguenti effetti: antispasmodico: calma i dolori colici,
soprattutto quelli intestinali, e quelli causati da calcolosi renale; si usa
anche in caso di dismenorrea e di spasmi uterini. Antidiarroico, per il suo
contenuto di tannino: è molto efficace in caso di gastroenterite e di diarrea di
origine infettiva; di solito, se ne potenzia l’effetto abbinandola alla
camomilla. Digestivo, dovuto in parte ai suoi principi amari.
Per uso cosmetico il decotto come lozione astringente.
Uso in cucina: le radici sono molto buone e nutrienti. I modi
più veloci di prepararle per la tavola consistono nell’arrostirle
o, ancora più semplicemente, bollirle condendole poi con olio e aceto, volendo,
però, potrete cimentarvi
anche in altre pietanze. Vengono altresì usate le foglie più tenere nelle
insalate, mentre quelle più mature e coriacee possono entrare nella composizione
di zuppe e minestre.
Curiosità: in passato la polvere della radice essiccata veniva
utilizzata per massaggiare le gengive allo scopo di rinforzarle.
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