Considerazioni generali sui punti ashi
A cura di:
Carlo Di Stanislao, Dennis Konopacki1,
Carlo Dammassa2
“Acquisisci nuove conoscenze mentre rifletti
sulle vecchie e forse potrai insegnare ad altri”
Confucio
Ashi
è una esclamazione cinese che equivale al nostro “ahi”. Gli ashi sono "punti
dolorosi" (tender points), situati a volte lungo i Meridiani e corrispondenti
sia a punti della tradizione, sia ad altri punti fuori dai tragitti energetici
(Stux et al., 2003). La puntura della zona dolorosa fu il primo metodo di
selezione dei punti nell’agopuntura antica (Husson, 1974). Gli ashi non hanno
nome né localizzazione specifica e sono utilizzati in clinica per il trattamento
delle sindromi dolorose acute (Xirong, 2003). Molto spesso non si trovano
nell’area che il paziente indica come dolorosa, ma nell’ambito del tessuto
miofasciale accorciato a seguito dello sforzo o del trauma (Chaitow, 2001). Ad
esempio nello strappo in flessione forzata del rachide dorso-lombare gli ashi si
trovano sovente nelle superficie anteriore del corpo, ad esempio attorno alla
regione ombelicale, nelle aree ipocondriache ed in quelle pelviche. Questi punti
sono dolorosi alla pressione ma non evocano, a differenza dei trigger-points,
eventi neurovegetativi o irradiaziazioni a distanza (Chiatow, 2001; Stux et al.,
2003). Questi punti sono sensibili tanto all’agopuntura che all’agopressione ed
anzi, secondo alcuni, la pressione locale evoca un maggior rilascio endorfinico
e quindi una più incisiva azione antidolorifica (AAVV, 1974; Chaitow, 1976).
Negli animali da
esperimento (Kiser, 1983) sia la agopressione che l’agopuntura dei punti ashi
(“tender”) determina rilascio di meta-enkefalina ed azione sia analgesica che
miorilassante. Prelevando liquor da conigli trattati con agopressione sui punti
ashi ed iniettatando lo stesso in altri conigli con sindrome algica
contrassegnata da tender-points, si è verificata, in questi ultimi, una rapida
analgesia. Questo prova che i fattori che inducono analgesia sono trasmissibili
(endorfine, enchefaline, ecc.) (Chaitow,2001). Molti AA ritengono che i
mediatori locali dei punti “tender” sia legati al gruppo dei neuropeptidi e
derminati dall’ischemia conseguenza della contrattura muscolare (Chatow, 2001)
Certamente l’agopuntura induce incremento di
proteina correlata col protooncogene C-fos, dotata di azione di inbizione sulla
sostanza P e gli altri neuropeptidi proflogogeni (Stux et al., 2003). Va qui
ricordato che, negli ultimi anni, è stata riservata una particolarissima
attenzione, nel campo del dolore in generale, al cosiddetto sistema peptidergico
(o NANC, acronimo di No Adrenergic and No Conlinergic System), ritenuto di
interesse centrale in molte patologie dolorose anche acute di tipo traumatico o
distorsivo (Dubner et al., 1983). La sostanza P è il neuropeptide più noto,
responsabile di gran parte del dolore acuto miofasciale (Di Stanislao, 2001). Si
tratta di una tachinina con 11 aminoacidi e, presumibilmente, è in grado, nel
tempo, di convertire un tender in “trigger”. Si ritiene che le alterazioni
degenerative della funzione nervosa correlate a pregressi traumi possono
sconvolgere le normali proprietà del muscolo scheletrico, nonché quelle di altri
tessuti ed organi, in modo sottile, tanto da poter sfuggire ad un esame
neurologico convenzionale. Molti AA ritengono che la differenza fra “tender” e
“trigger” sia la ipertattività simpatica presente in quest’ultimo caso (Bessa et
al., 1986).
Mentre l’infintrazione
anestetica o normosalina e l’elettroagopuntura si rivelano utili nelle sindromi
miofasciali con punti “trigger”, la pressione digitale e l’agoinfissione
agiscosco egregiamente nel caso dei punti “tender” (Negro et al., 1986). Alcuni
AA affermano che i punti “tender” o ashi vanno trattati con due-tre aghi infissi
nella stessa zona, mentre altri consigliano l’impiego di aghi dermici3
a permanenza da rimuovere ogni settimana (Borsarello, 1986). Nella nostra
esperienza i punti ashi, con agopuntura semplice o aghi a permenza, sono da
trattare, dopo traumi o strappi muscolari, unitamente o ai Merdiani dei Muscoli
(jinjing) o ai Meridiani Principali (zhengjing). Nel caso di
contrattura vivace dei muscoli4 utili i Tendino-Muscolari, invece nel
caso di muscoli normotonici e soprattutto di parestesie e formicolii5
da impiegare i Principali. Vediamo nella sottostante tabella i punti da
impiegare.
Meridiani |
Punti |
Tendino-Muscolari |
jing distale, shu, ashi e
riunione. |
Principali |
tonificazione, jing
prossimale ed he |
Più che
l’anatomia è il movimento che suscita dolore e la motilità ad indicare quale
Meridiano trattare. Tornando all’esempio della lombalgia avremo:
-
Dolore accentuato dalla flessione anteriore anche lieve®Zu Tai Yang6
-
Dolore accentuato dalla flessione anteriore molto spinta ®Zu Yang Ming7
-
Dolore accentuato dalla rotazione del tronco ®Zu Shao Yang8
-
Dolore alla flessione posteriore® Zu Tai Yin9
-
Dolore in flessione anteriore e rotazione ®Zu Shao Yin10
-
Rigidità assoluta del rachide® Zu Jue Yin11
Nel
caso di interessamento dei Tendino-Muscolari gli ashi vanno stimolati (aghi o
dita) in superficie (poiché la Weiqi è superficiale), in caso di interessamento
degli zhengjing12 invece, il trattamento deve essere profondo.
Referenze
- AAVV:
Scientia Sinica, Ed. Science Press, Pekin, 1974.
- Borsarello
J.F.: Cahiers D’Acupuncture, voll I-III, ED. Masson, Paris, 1986.
- Bressa
G., Civitareale R., Rinaldi R. e Varrassi G.: L’approccio multridisciplinare al
dolore, Ed. L’Antologia, Roma, 1986.
- Chaitow
L.: Acupuncture treatment of pain, Ed. Thorson, Rochester, 1976.
- Chaitow
L.: Manipolazione dei tessuti molli: potenziale diagnostico e terapeutico, in
Pizzorno E.J. Murray T.M. (a cura di): Trattato di Medicina Naturale, vol. 1,
Ed. Red/Studio redazionale, Como, 2001.
- Di
Stanislao C.: Il sistema dei neuropeptidico e la sua influenza nella patologia
dermoimmunitaria, Tesi di Specializzazione AI39, Scuola di Specializzazione in
Allergologia ed Immunologia Clinica Università de L’Aquila, L’Aquila, 2001.
- Dubner
R., Benneti G.J.: Spinal and trigeminal mechanism of nociception, Ann.
Rev. Neurosci., 1983, 6:381-418.
- Husson
A.: Huangdi Neijing Su-wen, Ed. ASMAF, Paris, 1974.
- Kiser
R.S.: Acupuncture rlief of chronic-pain syndrome correled with increased plasma
meta-enkephalin concetration, Lancet, 1983, 11: 1394-1396.
- Negro
F.E., Rinaldi R.: L’agopuntura nel dolore, Ed. Fratelli Paolombi, Roma, 1986.
- Stux
G., Berman B., Pomeranz B.: Basic of Acupuncture, 5th Edition, Ed. Verlag,
Berlin, 2003.
- Xingrong
Y.: Traditional Chinese Medicine-A manual from A-Z, Ed. Verlag, Berlin, 2003.
Indirizzo per chiarimenti
Poliambulatorio Xinshu
E-mail:
amsarm@tin.it
Note
1 Dirigente Medico di 1°
Livello Servizio di Anestesia e Rianimazione Clinica Convenzionata Di Lorenzo,
AUSL 03 Avezzano-Sulmona. Membro dell’AMSA.
2 Docente della Scuola
Italo-Cinese di Agopuntura. Membro dell’AMSA.
3 Ago intradermico con
testa circolare di 0,16 X 7 mm.
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