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La danza di Ying e Yang

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I concetti di Ying e Yang sono ormai conosciuti in Occidente; tutti hanno visto il simbolo del Tao e sanno più o meno che cosa rappresenta. Voglio qui esaminare questi concetti in modo più ampio, senza peraltro avere la pretesa di esaurire l’argomento, molto vasto e soprattutto profondo sotto molti punti di vista.

Iniziamo con l’esaminare una serie di caratteristiche usualmente attribuite a Ying e Yang:

Yang Ying
Sole Luna
Giorno Notte
Maschile Femminile
Luce Ombra
Attivo Passivo
Positivo Negativo
Estate Inverno
... ...

Il primo commento che sorge spontaneo è che questi due concetti sono stati interpretati, quando sono stati esportati in Occidente. Interpretati in base ad assunti inconsapevoli, che hanno poi condizionato tutto lo studio delle discipline orientali in genere. Storicamente noi occidentali siamo stati abituati a ragionare per opposti: il bene è opposto al male; cattivo opposto al buono; luce opposta ad ombra e così via.

Questa visione duale e manichea delle vita in generale ha portato grandi squilibri. Ci è stato insegnato, infatti, che una delle due polarità è buona e preferibile (nel nostro caso, quella associata allo Yang), mentre l’altra è deprecabile e va evitata il più possibile. Quale soddisfazione, quindi, scoprire che anche in una civilità così lontana dalla nostra, si palesano le stesse polarità, le stesso coppie di concetti! Anche presso i Cinesi, la donna è passiva ed associata alla malvagità! Detto e fatto, questa è l’interpretazione passata come buona fino a pochi (molto pochi!) anni fa, ed ha poi condizionato una serie innumerevole di testi sull’Oriente e sulla sua civiltà.

In realtà, non si è trattato d’altro che di un’interpretazione frettolosa ed in malafede. Del resto non avrebbe potuto essere diversamente, vista la mentalità occidentale invasiva e predatrice.
Perciò un primo, grande, errore di fondo sta nell’attribuire ad una polarità delle caratteristiche preferibili all’altra. In questo modo la traduzione del termine "ricettivo" (caratteristica dello Ying) è diventata "passivo": una differenza sottile ma fondamentale.

Nella visione orientale, l’immagine più citata per spiegare la polarità Ying-Yang è quella del Cielo e della Terra. La Terra, femminile, ricettiva, nutre e offre sostentamento ed appoggio alle piante ed agli altri esseri. Il Cielo, maschile, attivo, offre energie più sottili: la luce e l’aria, che stimolano la vita e la crescita dei vegetali, e facilitano la loro evoluzione e riproduzione. Tuttavia, senza la Terra una pianta non ha nulla da cui trarre nutrimento, anche se riceve le energie celesti; e senza luce e aria, la pianta muore anche se ha il nutrimento fornito dalla Madre Terra. Dunque è scorretto affermare che una polarità sia preferibile all’altra: entrambe sono necessarie per la vita.
Ecco quindi una prima osservazione fondamentale: tra Ying e Yang non esiste uno preferibile: tutti e due sono ugualmente necessari.

Il secondo grande condizionamento che ci è stato inculcato è che gli opposti si combattono tra loro: il bene contro il male, il buono contro il cattivo e così via. Ma, nell’accezione che consideriamo noi, Ying e Yang non sono opposti (come qualcuno si ostina a scrivere...) bensì complementari: cooperano armoniosamente insieme, ognuno riempiendo i vuoti che l’altro lascia, come il simbolo del Tao lascia ben intendere. Il giorno viene utilizzato per tutte le attività, ma la notte è necessaria per riposarsi e ristorare il corpo. Maschio e femmina sono destinati a cooperare, integrarsi e sostenersi a vicenda, non a combattersi come una certa visione maschilista vorrebbe...
Arriviamo così alla seconda osservazione: Ying e Yang sono complementari e non opposti.

 

Al di là di queste necessarie precisazioni, Ying e Yang (ed il simbolo del Tao) hanno una tale profondità e molteplicità di interpretazioni da poter essere applicati a qualsiasi situazione. A livello generale rappresentano la continua dualità con cui veniamo in contatto in questo mondo: la scelta tra qualcosa ed il suo opposto, caratteristica di questa vita; la dualità tra spirito e materia (sottolineo che nelle più alte tradizioni esoteriche occidentali non si parla di esaltare lo spirito e mortificare il corpo ma di un incontro di queste due forme; il corpo è il tempio dello spirito ed il mezzo per l’evoluzione personale, come nel Taoismo).

Vi sarebbe molto di cui parlare, ma ora lasciamo ora queste conoscenze e torniamo al Tao. Dalla semplice osservazione possiamo recuperare altri significati, meno evidenti ma non per questo meno importanti. Evidenziamone alcuni:

· il simbolo del Tao è dinamico: lo Ying si trasforma continuamente nello Yang, dopo aver raggiunto il suo apice, e viceversa
· al suo massimo, lo Ying contiene già in sè il germe dello Yang nascente (rappresentato dal pallino bianco) e viceversa

Ecco alcune esemplificazioni:

· il giorno nasce, arriva al suo apice a mezzodì, e decresce d’intensità, finchè non si trasforma nella notte
· il momento di massimo splendore (mezzodì) è anche il momento in cui inizia il declino. Contiene quindi l’informazione del recedere, ritirarsi, diminuire (il germoglio dello Ying)

Esaminando questi concetti si potrebbe procedere a lungo, tuttavia questo articolo vuole solo portare il lettore ad una più profonda riflessione su questa visione, e non fornire un "manuale". Del resto sono conoscenze che vanno vissute quotidianamente per diventare sensazioni quasi a livello fisico.
Ritengo anche che ormai sia chiaro perchè non è possibile affrontare questi concetti solo a livello manualistico.

La corretta comprensione della "danza di Ying e Yang" sta alla base di tutto il Feng Shui. Chi non ha una corretta visione può conoscere quante tecniche vuole, ma non conosce quando vanno applicate e nemmeno il loro significato... Master Chan Kun Wah una volta ha detto: "il Feng Shui non è altro che riconoscere Ying e Yang".
Osservando quanto questo argomento è approfondito su un libro, potete giudicare la vera esperienza di chi l’ha scritto, e la validità del testo. Provate; vi renderete conto molto presto che la quasi totalità dei testi è insufficiente.
Dal mio punto di vista, Ying e Yang non sono solo dei concetti da riportare, ma una conoscenza fondamentale cui fare riferimento in ogni fase di una consulenza; nei seminari che tengo, tutto è riportato al Tao, anzi posso dire che impiego diciotto ore... esclusivamente per spiegare il Tao! Buona riflessione.



Un grazie per la collaborazione a

Dr. Stefano Vettori
Titolare di Creative Feng Shui

www.creativefengshui.it
info@creativefengshui.it


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