Shopping       Add to Google

Home

 
Fai di Beltade.it la tua Home Page
Aggiungi Beltade.it ai Preferiti

powered byGoogle

Web

Beltade

giovedì 25 aprile 2024
   ARCHIVIO CATEGORIE


   SPOT

Tipicoshop.it prodotti tipici regionali al giusto prezzo
   LE ALTRE NEWS

Wellness the best: Premium Spa Resort Hotels presenta il lusso!

SLITTINO, BOB, SKIBOB E SKELETON

Stampa!

INTRODUZIONE

Il ghiaccio offre continue, originali e fantasiose possibilità per divertirsi soli o in compagnia. Agli sport storici, di grande tradizione, slittino e bob e skibob su tutti, si è aggiunta una specialità giovane e rampante come lo skeleton.
Se amate la velocità, il rischio e avete una certa disponibilità economica gli sport del ghiaccio fanno per voi. Bob, slittino e skeleton sono infatti discipline da adrenalina pura. E’ richiesta una buona dose di coraggio e una certa predisposizione per il brivido quando si tratta di sfrecciare a velocità sostenute (si superano persino  i 100km/h), da soli o in coppia, a testa in giù o in su (dipende dalle regole di ogni singola disciplina), con strumenti tecnici decisamente originali.
Gli atleti che partecipano alle gare di queste discipline devono percorrere nel minor tempo possibile un tracciato prestabilito. Le piste di bob, skeleton e slittino possono essere costruzioni artificiali o naturali. Per motivi di sicurezza il tracciato su cui si svolgono le competizioni di bob è provvisto di sponde in corrispondenza delle curve, la costruzione è concava e lo strato di ghiaccio deve avere uno spessore minimo intorno ai 20 mm.
Il bob è specialità olimpica maschile dal 1924. Verranno introdotte le gare femminili solo nella prossima edizione delle olimpiadi invernali, a Salt Lake City nel 2002. Sempre a Salt Lake lo skeleton tornerà ad essere "sport a cinque cerchi" sia in campo maschile che femminile.

 

SLITTINO

LA STORIA: Dalla cara, vecchia slitta, compagna di giochi infantili, agli slittini da competizione sintesi perfetta tra tecnologia e semplicità.
Probabilmente un po’ per tutti, fin dall’infanzia, il primo approccio con gli sport dell’inverno ha avuto come protagonista una slitta.
Mezzo di trasporto storico (le prime testimonianze della sua diffusione risalgono all’ottavo-nono secolo d.c.) ideato nel nord europa, la slitta si è diffusa ovunque come strumento divertente e relativamente semplice.
Dall’utilizzo delle slitte come mezzo di locomozione alle gare di slittino il passo è stato breve. Solo nel 1955, però, sono stati organizzati a Oslo i primi campionati del mondo. La federazione internazionale (FIL, Federation Internationale de Luge de Course) è stata fondata nel 1957. Fra gli sport del ghiaccio è senza dubbio quello più ricco di storia e di tradizioni ed è anche la sola disciplina nella quale i paesi europei (Germania su tutti) dominano incontrastati. Basti pensare che nessuna medaglia d’oro olimpica e mondiale è mai stata vinta dagli americani.

LE REGOLE:
La conduzione di uno slittino agonistico è tutt’altro che facile. Sono essenziali infatti coordinazione, forza fisica e equilibrio. Le gare di slittino consistono nel terminare nel minor tempo possibile un percorso prefissato, possono essere individuali (maschili e femminili), doppie (solo uomini) e di squadra (solo in mondiali e europei). Si svolgono solitamente su piste non naturali e refrigerate artificialmente. Lo slittino, costruito con leghe molto resistenti, non può superare i 22 kg se singolo e i 25 kg se doppio. Prima di affrontare la discesa l’atleta è tenuto ad indossare il casco. E’ obbligatorio partire seduti, mentre, durante la discesa, i concorrenti si distendono con la schiena appoggiata sull’attrezzo. Per manovrare il mezzo bisogna imprimere con le spalle, le mani e i piedi la giusta pressione sulla slitta. Potenza, velocità d’esecuzione dei movimenti e una certa buona dose di incoscienza sono le qualità necessarie per praticare questa disciplina.

BOB

Sintesi perfetta di forza fisica, coraggio, tecnologia e tecnica, il bob deriva il suo nome dal verbo inglese to bob (spingere a scatti).
Sintesi perfetta di forza fisica, coraggio, tecnologia e tecnica, il bob deriva il suo nome dal verbo inglese to bob (spingere a scatti).Gli atleti che partecipano alle gare di bob devono percorrere nel minor tempo possibile un tracciato prestabilito. Le squadre sono composte da due o quattro concorrenti. Nel bob a due l’equipaggio è composto da un pilota e da un frenatore (ha il compito di dare la spinta iniziale al mezzo e di frenare). Nel bob a quattro ci sono pilota, frenatore e due atleti che si occupano di fornire la spinta iniziale. L’uso del casco è assolutamente necessario.
La maggior parte delle piste da bob sono costruzioni artificiali mantenute grazie ad un sistema di refrigerazione. Lo strato di ghiaccio deve avere uno spessore minimo di 19 mm. Per motivi di sicurezza il tracciato è provvisto di sponde in corrispondenza delle curve e la costruzione è concava.
I bob sono diventati, grazie ai continui miglioramento dei materiali, sempre più veloci, solidi e sicuri. Il bob è un grosso cofano affusolato in acciaio o leghe affini. E’ dotato di quattro maniglie ai lati e di quattro pattini d’acciaio sotto. Il peso massimo di un bob a due è di 390 Kg, quello di un bob a quattro è di 630 Kg .
Il bob è specialità olimpica maschile dal 1924. Verranno introdotte le gare femminili solo nella prossima edizione delle olimpiadi invernali, a Salt Lake City nel 2002.

 

SKIBOB

Non poteva che nascere negli Stati Uniti questa bizzarra disciplina sportiva. Evidentemente per i cugini d’oltreoceano il solo piacere della bicicletta e quello degli sci, presi separatamente, non erano sufficienti! Dev’essere comunque davvero divertente questo sport che vanta antiche radici: nasce infatti sul finire dell’ottocento negli Stati Uniti, e viene introdotto in Germania negli anni quaranta. Si diffonde come mezzo di trasporto comodo e veloce soprattutto nelle valli alpine austriache e svizzere.

Pur avendo molti estimatori non ha mai avuto quell’espansione che si merita sia come disciplina sportiva a tutti gli effetti che come passatempo alternativo allo sci da neve.
Lo scorso anno si sono svolti i campionati del mondo sotto l’egida della federazione internazionale, gare suddivise come per lo sci in varie discipline; ma sulle piste innevate di solito è difficile vedere una skibike, bicicletta da neve, o come è chiamata oggi una snowbike o skibob, termine quest’ultimo coniato dagli anglosassoni. Per gli europei la bicicletta da neve è sempre stato un attrezzo dedicato ai bambini o a coloro che per qualche motivo non si sentivano sicuri sugli sci; mentre solo una modesta schiera di appassionati ha sempre usato questo mezzo per scivolare veloci lungo pendii montani sia in pista che fuori, nella neve fresca.

Ma come è fatta una skibike?

La skibike è composta da un telaio simile a quello di una bicicletta cui sono stati eliminati i pedali e le ruote ma dove rimangono un sellino allungato ed il tradizionale manubrio.
L’altezza del telaio è un po’ più bassa del normale e al posto delle ruote sono applicati due sci molto corti. Rispetto a uno sciatore il centro di gravità è molto più basso e questo permette la medesima velocità ma molte meno cadute anche perché i punti di appoggio non sono solo più i due degli sci anteriore e posteriore cui si aggiungo altri due corti sci che sono bloccati sui piedi del conduttore. Questi permettono non solo di stare sulla skibike ma di guidarla in modo molto efficace quando, su terreni aperti, si devono effettuare curve anche molto strette.
I due corti sci laterali sotto i piedi sono un’incredibile punto di forza per poter affrontare anche le curve più strette.
Altro vantaggio è quello di poter essere seduti e quindi di stancarsi ovviamente meno.
La skibike poi è anche munita di ammortizzatori, un po’ come le mountain bike piú sofisticate, che aiutano a rimanere il più possibile aderenti alla neve senza perdere il controllo del mezzo sui terreni particolarmente sconnessi.
Si tratta insomma di un attrezzo molto particolare che richiede una buona esperienza per poter essere impiegato nel modo migliore: esperti skibiker asseriscono che in sella a uno di questi veicoli si può tranquillamente battere in velocità qualunque sciatore anche in una gara parallela.
Certo le velocità massime che si possono raggiungere sono elevate, tanto che in prove particolari sono stati toccati i 160 chilometri orari. Club ed esperti consigliano di evitare questo tipo di prove perché particolarmente pericolose e incoraggiano invece l’uso del mezzo per divertirsi sulla neve in alternativa allo sci.

Benché l’immagine della skibike ricordi tempi andati, quando a sciare erano in pochi e questo era un mezzo sostitutivo, oggi l’attrezzo si ripropone a nuova vita, grazie anche al fatto che altri sport alternativi stanno emergendo scoperti dalle generazioni più giovani.
Trasportata con un normalissimi skilift, la bici da neve può essere usata per una discesa sulla pista o per ridiscendere meno velocemente dove la neve è fresca, o per affrontare percorsi alternativi che offrono panorami e sensazioni differenti dal solito.

È come andare in bicicletta, l’andatura si scegli in base alle proprie capacità e al tipo di percorso. Si scende veloci oppure controllando la velocità, ci si ferma quando si vuole e poi si riparte per affrontare altre discese sempre tranquillamente seduti sul proprio seggiolino.
Con una skibike al limite ci si rovescia, oppure si rimane fermi seduti sul mezzo. Nulla di piú. La guida è molto semplice. Il manubrio serve per voltare e i due corti sci calzati sui tradizionali scarponi offrono l’appoggio necessario per rimanere diritti.
Per fermarsi è sufficiente piegare gli sci ai piedi alzandoli leggermente verso l’interno in modo da formare due lame sulla neve e quindi dirigersi verso il lato a monte. E per aiutare le curve basta ruotare di quel tanto sufficiente il manubrio appoggiarsi sullo sci posto sul lato in cui deve ruotare e sbandare leggermente il busto nella stessa direzione.
E la curva è fatta. Certo come in tutte le discipline sportive ci vuole un po’ di pratica, ma in questa - in cui si rimane comunque sempre "seduti"- è molto più semplice apprenderla. Qualcuno già si appresta a vendere kit di conversione che fanno diventare la classica mountain bike una skibike ma sarebbe molto meglio costruirne una magari partendo da un vecchio telaio di bicicletta.

Esistono delle vere e proprie gare di snowbike organizzate e regolamentate dalla federazione internazionale FISB (Federazione internazionale di skibob). Nelle gare di snowbike i concorrenti devono portare a termine un percorso segnato con delle porte nel tempo più breve possibile. Le competizioni internazionali comprendono, come per lo sci alpino, prove di discesa libera, Super-G, slalom gigante, slalom speciale e slalom parallelo. Lo skibob è solitamente in legno, metallo e plastica e misura intorno ai 2 metri e mezzo. Il sellino è posto piuttosto in basso, il mezzo è dotato di sospensioni speciali e al posto dei pedali il conduttore di questo strano veicolo è dotato di sci lunghi 50-55 cm.
È sul mercato da non molto tempo una nuova versione, piuttosto costosa, di snowbike più semplice da guidare, con dei veri e proprio pedali al posto degli sci. Questa bicicletta da neve è particolarmente indicata per affrontare itinerari pianeggianti con piste battute a contatto con la natura.

SKELETON

Una buona dose di incoscienza, amore per la velocità, tanta voglia di sperimentarsi in uno sport decisamente non comune e molta tenacia negli allenamenti: ecco cosa ci vuole per praticare lo "slittino a pancia in giù".
Con il viso rivolto verso il pendio, stesi, in posizione prona su un attrezzo che è una via di mezzo tra bob e slittino, gli atleti dello skeleton sfrecciano lungo la pista a una velocità media di 80-90 km/h.

LA STORIA:
La storia di questa disciplina è decisamente complicata. Nato intorno al diciannovesimo secolo sulle alpi svizzere, lo skeleton entra subito in competizione con lo slittino e alterna momenti in cui si afferma con successo a lunghi periodi in cui viene dimenticato. Solo negli anni settanta-ottanta questo sport viene riscoperto e codificato con regole precise e riconosciute da tutti.
Nell’edizione delle olimpiadi del 2002 a Salt Lake City lo skeleton tornerà ad essere "sport a cinque cerchi" sia in campo maschile che femminile.

LE REGOLE:
Lo skeleton, dall’inglese scheletro (termine che sottolinea l’essenzialità della struttura dell’attrezzo), si pratica compiendo un percorso prestabilito con una slitta che può misurare dagli 80 ai 120 cm di lunghezza e che ha un’altezza compresa fra gli 8 e i 20 cm. Il fine è quello di impiegare il minor tempo possibile per giungere al traguardo. Il peso totale concorrente-mezzo non può superare i 150 Kg per gli uomini, 92 Kg per le donne. Casco e imbottitura di supporto per il viso sono obbligatori per tutti gli atleti.
Per praticare questa disciplina serve un coraggio non comune e una forza fisica straordinaria che va dosata e gestita con tecnica e lucidità. La slitta, infatti, si guida semplicemente spostando il peso del corpo sull’attrezzo.


SPOT

 | Contacts | Credits | Info | Dicono di Noi | Pubblicità | Disclaimer | Comunicati Stampa | Newsletter |

Tutto il materiale presente in questo sito è Copyright 2000-2007 Info4U s.r.l.. È vietata la riproduzione anche parziale.
Info4U s.r.l. declina ogni responsabilità per inesattezze dei contenuti e per dati non aggiornati.


5574