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Mia con uno sguardo! Le tecniche di seduzione per lei e per lui..

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L’importanza dei segnali del corpo, dello sguardo e della postura nella comunicazione interpersonale sono fondamentali indizi di conoscenza rispetto alla personalità e agli stati d’animo dei nostri interlocutori.
Le forme espressive del corpo vivono di vita propria e si attivano, quasi sempre, al di fuori del controllo cosciente. Quando proviamo un’emozione all’incontro con una persona, il corpo manifesta quello che sente con la scelta di una postura, di una distanza, di un colore della pelle. Chi di voi non è mai arrossito davanti al primo amore?
I segnali partono dal nostro corpo e sono interpretati dal cervello di chi li riceve in modo del tutto inconscio. Questo processo circolare costruisce la cornice di senso che accoglie la conversazione fatta di parole.

Un primo passo da fare, per usare bene il linguaggio del corpo, è capire cosa vogliono dire le persone che parlano con noi. Talvolta, accade di sentire una naturale ed istintiva affinità con una persona, perchè ci si percepisce come simili, affini, diciamo "sulla stessa lunghezza d’onda". Questa sensazione, spesso, significa solo che si comunica in modo efficace, ma non è detto ci sia, di fondo, un’affinità di idee o di sentimenti condivisi. Per contro, sarebbe impossibile un’autentica condivisione di pensieri e di emozioni senza condividere lo stesso linguaggio e gli stessi codici interpretativi. Quando incontriamo una persona che ci piace, secondo gli psicologi e gli esperti del settore, si innesca un meccanismo noto come “sincronizzazione”, fenomeno chiave di ogni processo di seduzione. Non solo due persone che si piacciono tendono a ripetere reciprocamente gesti e posizioni, ma si crea tra di loro una sorta di ritmo, una specie di danza amorosa, che varia da coppia a coppia. In genere, è la donna a dare il ritmo, è lei che decide se e come manifestare il suo interesse verificando se l’uomo può essere compatibile.

I segnali femminili di seduzione sono quelli classici: toccarsi i capelli, sbattere le ciglia, passarsi la lingua sulle labbra, giocherellare con gli anelli, dondolare i fianchi.
Gli uomini in vena di conquiste, invece, allargano le spalle per mettere in mostra i pettorali ben stirati, sollevano il mento, allargano le gambe e a volte modificano perfino la voce, facendole assumere un tono più nasale.


Alcune curiosità pratiche..
Lo sguardo è un tramite fondamentale per instaurare relazioni e manifestare atteggiamenti. Le persone si guardano soprattutto per inviare informazioni e per raccoglierne, ricambiare lo sguardo, ad esempio, dimostra volontà di interazione, se, invece, si distoglie lo sguardo significa che non siamo interessati ad attivare una relazione.
C’è modo e modo di guardare qualcuno e ognuno di essi è determinante nella relazione con l’altro. Durante la conversazione si è portati ad osservare gli occhi dell’interlocutore per avere conferma dell’ascolto o della comprensione di ciò che stiamo dicendo. Nella relazione a due, in cui i sentimenti giocano un ruolo centrale, si tende sempre a cercare una certa corrispondenza tra quanto ci dice il / la partner e quanto i suoi occhi, i suoi gesti e movimenti ci trasmettono; tale atteggiamento è giustificato proprio dalla paura di essere feriti, che l’altro menta e giochi con i nostri sentimenti. La personalità degli individui influisce molto sulla qualità e la quantità degli sguardi. In genere le persone estroverse guardano in modo più marcato perchè non hanno paura di “mostrarsi” agli altri, mentre i timidi tendono ad evitare il contatto oculare per evitare di lasciarsi andare alle emozioni.. Le donne hanno un’attività di sguardo più accentuata, quando parlano, rispetto agli uomini i quali guardano soprattutto durante l’ascolto.

E che dire delle labbra? Anch’esse sono uno strumento della comunicazione non verbale, anzi, è uno dei principali veicoli umani per sedurre la preda. Molti penseranno subito all’icona più diffusa legata alle labbra: il bacio, ma le labbra sono e fanno molto di più!
Tutti sanno che non c’è cosa più intima e coinvolgente di un bacio sulle labbra: nulla è più profondo dell’unione di due bocche. Ma non è semplice attrazione! La scienza, dopo anni di studi, ha scoperto la formula di quest’alchimia. Innanzitutto, fra le specie animali, quella umana è l’unica a possedere labbra estroflesse, visibili, inoltre, questo tessuto è il solo lembo di pelle che abbia un colore diverso dal resto dell’epidermide, e quindi attrae già da sé. Se partiamo dal presupposto che per l’uomo comunicare è di vitale importanza, è un bisogno primario, possiamo ipotizzare che la forma e l’estrema mobilità della bocca siano un frutto della selezione naturale: le labbra hanno un colorito rosato e sono estremamente espressive per assolvere ad una funzione sociale: dalle semplici relazioni tra membri di una stessa comunità, per lavoro o affari, sia per intrattenere rapporti personali.
Vi siete mai chiesti perché la donna applica prodotti cosmetici di tutti i tipi sulle labbra? Non solo perché lo dicono i guru della moda. Questa usanza si tramanda dai tempi dei tempi, già in Egitto era usanza diffusa.. avete presente Cleopatra?

Dovete sapere che uno dei messaggi più importanti della bocca è di natura sessuale. Le labbra della donna sono generalmente più grandi di quelle del maschio e per dar loro ancora più risalto si applicano rossetti, glitter e lucidalabbra, emollienti e prodotti vari; alcune ricorrono anche alla chirurgia estetica per aumentare il loro volume. Diversi studi hanno dimostrato che, nel momento in cui la donna è particolarmente propensa alla relazione con l’altro sesso, le sue labbra aumentano di volume, assumono una tonalità rossa ancora più intensa e vengono bagnate più di frequente con la lingua.. Ma le labbra, oltre ad aumentare di dimensione, possono anche rimpicciolire. Succede, ad esempio, quando si prova una sensazione di collera: le labbra si assottigliano, appaiono anche più terree e retratte. Tutte le emozioni, in realtà, sono distinguibili dalla posizione o dalla forma assunta dalle labbra, il ché ne rimarca l’importante valore espressivo. Nella paura sono tese agli angoli esterni, nella felicità risultano aperte, con gli angoli tesi e sollevati, nel disgusto sono spinte verso l’alto e sotto il labbro inferiore è facile notare un certo rigonfiamento. Per riconoscere la tristezza è sufficiente rilevare la presenza di un tremolio; quando la persona è amareggiata o giù di corda, infine, la bocca assume un aspetto atonico, cadente e gli angoli sono piegati verso il basso.

Louis Corman, uno degli attuali esponenti della fisionomica, che è la disciplina che studia i rapporti fra fattezze e personalità, asserisce che labbra strette, sottili e chiuse sono segno di introversione, riservatezza, diffidenza, avarizia e indisponibilità. Labbra grandi e aperte indicherebbero invece generosità, espansività e sensualità. E’ provato sperimentalmente, ad esempio, che è più facile che estranei che si trovino nella stesso ambiente, inizino una conversazione con chi tiene le labbra socchiuse piuttosto che con chi le tiene serrate.

Uno dei gesti più comuni che facciamo, coinvolgendo le labbra, è leccarle. Ci passiamo la lingua sulle labbra ogni volta che vediamo o sentiamo qualcosa che giudichiamo gradevole. Quest’azione, secondo gli psicanalisti, corrisponderebbe ad una versione matura dell’atto di suzione dal seno di quando si era bambini. In effetti, la sensazione che proviamo sfiorando con la punta della lingua le labbra è molto simile a quella sperimentata dai bambini durante l’allattamento. Leccare e mordere le labbra equivarrebbe a "gustare" qualcosa che troviamo gradevole paragonando questo piacere a quello vissuto durante l’allattamento.

Attenzione però! Bisogna sempre considerare il contesto in cui avviene il gesto e gli stimoli che portano la persona ad un determinato gesto. Se il movimento della lingua è un guizzo veloce che percorre in particolare il labbra inferiore, da un lato all’altro, è segno di uno stato d’ansia. L’apprensione è, infatti, accompagnata da una riduzione della secrezione salivare; per cui, ci umettiamo le labbra perché abbiamo l’impressione di sentirle secche e, di riflesso, le bagniamo.
Spesso tocchiamo le labbra con le dita. Tenere un dito su di esse, specie se la bocca è dischiusa, assume il valore di gradimento. Quando, però, poggiamo il pollice in quella regione del volto può voler dire che ci sentiamo a disagio o tristi . Le donne tendono a mettere il dito mignolo sulle labbra più frequentemente delle altre dita.
La spiegazione può sembrare banale, ma è molto interessante: si tratta del dito più piccolo; quindi, con quest’atto, non solo segnalano attrazione, ma intendono essere percepite fragili, sottomesse e arrendevoli, delle prede conquistabili.
Appoggiare un dito sulla bocca può a volte esprimere anche rifiuto e diffidenza: è questo il senso di quando teniamo il dito trasversalmente sulla bocca chiusa o lo premiamo con forza contro di essa. Un messaggio affine è dato dallo spingere con l’indice contro il labbro inferiore, in questo modo si replica parte dell’espressione di disgusto o disprezzo e lo facciamo quando non siamo in condizione di poter manifestare queste emozioni apertamente o quando sostenere la posa delle labbra sarebbe troppo faticoso, in quanto il nostro atteggiamento è indirizzato ad un discorso o ad una faccenda che va per le lunghe.

Per concludere, voglio darvi qualche dritta sul primo appuntamento, anche se l’essere se stessi è la strategia migliore!

Il primo appuntamento è sempre accompagnato da grandi aspettative e l’agitazione è ad altissimi livelli. Niente paura!
Ci sono alcuni gesti che possono aiutarci a capire se potrà esserci un secondo incontro o se è meglio salutare il nostro accompagnatore con un “E’ stata una serata molto piacevole, ma credo sia meglio per entrambi rimanere solo amici..”, una frase jolly che, in maniera delicata, fa capire che non è proprio il caso di continuare.

Torniamo a noi. Arriva il giorno, l’ora si avvicina e inizia il panico su cosa mi devo mettere. L’ideale sarebbe il provocante ma senza esagerare, pena lo scadere nel volgare e una pessima impressione. Arriva e dal suo sguardo capite subito se avete azzeccato il vestito: in alcuni momenti gli uomini non sanno proprio mentire! Neanche voi riuscite a camuffare i commenti al suo abbigliamento, quindi non fateci troppo caso, dopotutto l’abito non fa il monaco o, quanto meno, non sempre.

Andate nel ristorante che lui ha precedentemente prenotato e, tra un bicchiere di vino e l’altro, scambiate quattro chiacchere. Potete capire se è interessato a voi se, parlando della vita privata, senza esporsi troppo, fa riferimento agli amici, alla propria professione, agli interessi personali e alle sue emozioni. Se, invece, inizia a parlare di politica, locali, sport e tutto ciò che non accenna per niente a qualcosa di personale, state allerta: non è questione di carattere, non è troppo timido ma forse solo poco interessato a costruire qualcosa con voi. Attenzione all’ascolto. Le donne hanno la tendenza a essere logorroiche: c’è anche lui alla cena, lasciate che vi coinvolga nei suoi interessi; se non gli date spazio si sentirà soffocato e sarà lui ad usare la famosa frase jolly!

Passiamo ai gesti. Se mentre vi ascolta gioca con le posate, non è segno di infantilità, bensì movimenti inconsci per far capire all’altra persona che c’è interesse per le vostre parole e che si è disposti a lasciarsi coinvolgere. Un’attenzione particolare va riservata ai bicchieri. Spesso le donne, se sono intrigate dall’uomo che le accompagna, tendono ad accarezzare lentamente il bordo del bicchiere. Il segnale è altamente erotico e riconducibile alla sfera sessuale; tendenzialmente è inconscio, ma si sa che la malizia è donna.. idem con le labbra.
Tutto quello che è stato detto finora sul fatto del mordicchiarle, inumidirle e toccarle, trova in queste situazioni le sue conferme più pratiche. Osservate come mangia il dolce!
Terminata la cena ci sono due possibilità: o vi riporta a casa e la serata termina con un “Ti chiamo io!” oppure, soprattutto se audace, può proporvi di continuare la serata in un posto più tranquillo. Sta a voi decidere, non partite però dal presupposto che se un uomo vi propone il dopo cena sia solo e unicamente per altri fini. Hanno un’anima anche loro e se sono rimasti piacevolmente colpiti da voi, si lasceranno guidare dalle emozioni più che dagli istinti fisici. Date loro una possibilità.
Se, invece, sono le donne a proporvi di continuare la serata, beh, le donne sono imprevedibili.. se vi piace il rischio: giocate!
Vi aspettate un bacio a fine serata e lui, invece, vi tende la mano? Attenzione a come ve lo porge: se lo fa con il braccio rigido esprime un certo distacco, al contrario, se il suo braccio è morbido è un invito ad entrare nel suo “spazio personale”. L’avete colpito! E se foste voi a fare il primo passo? Baciatelo sulla guancia, sfioratelo appena con le labbra che, data l’emozione del momento, saranno senz’altro calde e gli daranno una sensazione piacevolissima. Se istintivamente spinge piano la testa verso di voi, vuol dire che gli piacete, e il gioco è fatto!
 


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